Blanco assolto per le rose distrutte a Sanremo 2023

Il Codacons presenta istanza per chiedere il riesame del provvedimento.

Blanco assolto per le rose distrutte a Sanremo 2023Blanco assolto per le rose distrutte a Sanremo 2023
Attualità e Cronaca

Blanco assolto dal tribunale di Imperia. Il cantante era stato denunciato dal Codacons in seguito ai danni procurati al palco dell’Ariston di Sanremo. L’episodio è accaduto nel 2023, quando Blanco è tornato da ospite al Festival (dopo averlo vinto nel 2022 con Brividi).

La sentenza del Tribunale

Nella sentenza a cui il Codacons fa opposizione per l’inesattezza del contesto, si legge che la collera di Riccardo Fabbriconi (vero nome di Blanco), è stata “innescata da un malfunzionamento dell’impianto audio che, palesemente, ha rischiato di pregiudicare la sua prestazione; in un contesto di forte tensione come quello dell’esibizione canora sanremese, foriera di esiti decisivi per la carriera di ciascun cantante coinvolto. Appare se non giustificabile almeno comprensibile la collera dell’indagato a fronte di un inconveniente che poteva compromettere le sue chances di vittoria“.

Inoltre, il Codacons sottolinea che Blanco non aveva alcuna possibilità di vittoria poiché non partecipava alla gara ed essendo presente al Festival di Sanremo esclusivamente in qualità di ospite. Circostanza che “al contrario, aggrava il suo comportamento, del tutto ingiustificato e altamente diseducativo, considerato l’elevato seguito di giovanissimi vantato dall’artista. Non solo. Per il Gip il fatto che il Comune di Sanremo non si sia attivato in sede legale contro l’artista, ridimensiona il caso della distruzione della scenografia dell’Ariston, e fa venire meno elementi per proseguire le indagini“.

Il Codacons annuncia battaglia

Il Codacons evidenzia ancora che il giudice scrive: “Si sottolinea che il Sindaco di Sanremo, pur avendo rilasciato dichiarazioni ai mass-media nelle quali allude ad un danno di immagine per la Città da lui rappresentata (cioè ad un danno obiettivamente maggiore di quello arrecato agli allestimenti floreali in sé e per sé considerati), non sembra aver esperito alcuna iniziativa in campo civile o penale nei confronti dell’indagato, mostrando di attribuire alla condotta di Fabbriconi un rilievo assai minore di quello dichiarato sull’onda dello strepito mediatico”. Il Codacons a questo punto, a seguito degli “evidenti errori contenuti nella decisione del Gip di Imperia, presenterà istanza al presidente del Tribunale e alla Cassazione, chiedendo il riesame del provvedimento”.

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