Mahmood: “La ‘tuta gold’ è la mia corazza”

"Sono molto felice in questo periodo, ma non c'è tempo per l'amore: dobbiamo lavorare".

Mahmood: "la tuta gold è la mia corazza".Mahmood: "la tuta gold è la mia corazza".
Protagonisti

Mahmood è stato ospite a Verissimo, dove ha parlato del significato del suo brano Tuta Gold che definisce una metafora dei suoi momenti difficili. Un brano che conquista: nonostante il sesto posto al Festival di Sanremo, Tuta Gold di Mahmood sta dominando le classifiche radiofoniche e di streaming. Nell’intervista Mahmood ha rilasciato una rara dichiarazione sulla sua vita privata, ammettendo di essere “molto felice”.

“Tuta Gold” e la corazza che lo protegge

Il cantante ha rivelato di aver scritto la canzone in fretta per le selezioni di Sanremo, temendo che potesse essere rifiutata. La Tuta Gold come metafora di una difesa creata intorno a sé per proteggersi dalle difficoltà della vita. “Volevo raccontare momenti più difficili per evidenziare il fatto che mi hanno fortificato oggi. In questa canzone la ‘tuta gold’ è quasi una metafora, per raccontare la corazza che mi sono creato in questi anni”.

La corazza di Mahmood: un percorso di crescita e consapevolezza

La conduttrice ha chiesto a Mahmood se è stato difficile crearsi la sua Tuta Gold, la corazza metaforica che lo protegge dalle avversità: “Quando si crea non te ne accorgi mai in realtà. Quando ho scritto questa canzone ho davvero realizzato cosa ho attraversato e come l’ho affrontato. Perché al primo impatto non è mai facile, c’è sempre quel velo di tristezza che ti accompagna finché non risolvi quella cosa con te stesso. Io ho fatto questo lavoro. Prima che risolverò davvero tutto, campa cavallo, ma credo che il tempo, piano piano, risolverà tutto“.

Mahmood e l’amore: una felicità ritrovata

Il cantante ha raccontando di aver sofferto molto in passato e che nonostante la ritrovata serenità, la musica rimane la sua priorità del momento: “Sono molto felice in questo periodo, ma non c’è tempo per l’amore: dobbiamo lavorare. Ho sofferto per amore perché, anche quando non soffrivo, facevo in modo di soffrire. Sono uno che pensa tanto, che complica cose anche non complicate. Mi creo dei tormenti da solo“.

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