“Irish Wish” di Janeen Damian

Una serie di desideri espressi male e realizzati peggio.

"Irish Wish" di Janeen Damian."Irish Wish" di Janeen Damian.
La cine-cologa

Provate a ripetere Irish Wish dieci volte velocemente… se non appare nessuna creatura pronta a esaudire un vostro desiderio, vi rimane comunque un accattivante effetto aramaico antico che potrebbero scambiarvi serenamente per la bambina de L’Esorcista. Ottimo.

Con questa premessa, nel film diretto da Janeen Damian c’è un desiderio che, una volta realizzato, cambia la vita della protagonista Maddie, interpretata da Lindsay Lohan. Nel film omonimo dello scioglilingua sopra, però, non c’è la solita fatina, ma Santa Brigida. Cosa succede in questa commedia romantica che sa tutta di cliché, frasi fatte e scene già viste? Andiamo a immergerci nel favoloso mondo di Maddie, frustrata dalla vita, scontenta pure del suo desiderio e alla fine… ma partiamo dall’inizio.

Santa Brigida, aiutaci tu!

Adesso immaginate per un attimo la scena: siete vicino a una panchina in un luogo deserto e immerso nel verde; alle vostre spalle appare una donna che non si sa da dove sia sbucata mentre desiderate ardentemente qualcosa. La stessa donna vi dice di sedervi per esprimere il desiderio per bene e voi, senza farvi troppe domande sulla sanità mentale della donna (e nemmeno sulla vostra se è per questo), vi sedete, aspettate una folata di vento che fa scena e poi puff! Vi risvegliate in un letto e tutto è diverso.

Diverso come? Allora per Maddie è andata così: lei è un editor che però sogna di fare la scrittrice (in questi film non c’è mai una cassiera di un supermercato che sogna di fare l’impiegata di banca per avere più ferie, solo professioni e sogni cool). Nel suo lavoro cura/riscrive i libri di Paul Kennedy che le promette di aiutarla a pubblicare il suo libro. Lei si innamora perché lui, per ottenere la sua collaborazione, ogni tanto le fa due moine e gli occhi dolci. Lei crede che lui stia per dichiararsi e invece conosce una delle sue migliori amiche, Emma, si innamora di lei e infine le chiede di sposarlo.

Viaggio in Irlanda

Maddie viene invitata al matrimonio – e ci va pure! – in Irlanda, dove c’è la famosa panchina e Santa Brigida. Insomma, Maddie vuole sposare Paul che però sta per sposare Emma, che a sua volta non sa di questo amore di Maddie per il suo futuro sposo. Se fin qui non vi siete persi è un traguardo. Non chiedetevi perché, se è una sua cara amica, non sapesse di questo amore. Non domandatevi perché Maddie vada lo stesso al matrimonio e continui a scrivere libri per un uomo che non la ama e nemmeno vuole aiutarla a realizzarsi come autrice. Chiediamoci piuttosto: come Maddie possa ancora avere voglia di sposare Paul?

Comunque, questo è il suo desiderio e quando si sveglia nel letto – detto fatto – è la futura sposa di Paul! Con il piccolo inconveniente, però, di trovarsi sbattuta nel bel mezzo di una storia di cui non ha ricordi e che in effetti non è mai cominciata. Scopre così che i futuri suoceri sono persone spiacevoli e con la puzza sotto il naso e che Paul ha gusti tutti diversi dai suoi. Fortuna vuole che, nella vita prima del desiderio realizzato, Maddie avesse incontrato un ragazzo, James, al quale stava per rubare la valigia in aeroporto.

La tattica vincente non è quella del “cascamorto” ma del “cascavivo”

Dicevamo che per Maddie c’è una soluzione a tutto dall’inizio della storia: James. E allora perché ci vuole un intero film per arrivare di nuovo a quello che era chiaro sin dall’inizio? Boh. Ad ogni modo, a Maddie si palesa James prima in aeroporto, quando si scontra con lui, gli strappa la valigia di mano credendo sia la sua (che invece è andata smarrita) e fa cadere tutti i vestiti a terra, scambiando i boxer dell’uomo per una sua gonna a quadri. Dopo, quando mentre prova l’abito da sposa della nonna (che a sua volta era appartenuta alla nonna della nonna della bisnonna) della suocera, correndo inciampa proprio dentro la cabriolet di James e gli finisce in braccio. Quanti segni palesi del destino eh? Prima la valigia, poi lei stessa, Maddie diventa l’emblema delle nuove strategie di conquista: non serve fare i cascamorti, meglio i cascavivi, magari a più riprese.

James finisce per fare il fotografo del matrimonio (ma che caso) che la protagonista non vuole più perché, in fin dei conti, non le piace nulla di quella situazione. E poi Paul continua a fare gli occhi dolci a Emma, legittima sposa nel mondo pre-desiderio a Santa Brigida. Da qui è tutto un crescendo di coincidenze volute dalla santa, che scomoda una tempesta per bloccare Maddie e James in una locanda, dove bevono birra, giocano a freccette e ballano come Rose e Jack nel Titanic. Ed è subito amore sulle note di Celine Dion… ah, no, scusate.

Mi raccomando: se non vi volete sposare ditelo sull’altare davanti a tutti

In ogni caso, non ci sono navi che affondano nell’oceano ma c’è il fango che schizza addosso a Maddie e James che si presentano come due dalmata alle prove del matrimonio. Che poi, ormai, chissenefrega. Direte voi: adesso la storia finisce perché Maddie ha fatto una scelta. Ma anche no. Maddie aspetta di arrivare sull’altare con tutti gli invitati, un sacco di soldi spesi in cose assurde (ma anche qui che importa? sono tutti ricchi) per mollare Paul Kennedy di fronte a tutti, fargli fare una figuraccia e far partire una scazzottata tra il non-sposo e James. Allora adesso finisce? No.

Maddie finalmente bacia James che però le dice ciaone e vuole partire per fotografare non si sa che lucertola in che luogo sperduto del mondo. Maddie allora torna sulla panchina. Stavolta sa come funziona e si siede subito. Esprime il suo desiderio e… Paul finalmente sposa Emma, come doveva essere. Maddie dà buca a Paul per il suo prossimo libro perché si decide a scrivere per se stessa. Ma James? Sembra stia per partire finché Maddie (ricordiamolo: americana in viaggio per la prima volta in Irlanda) lo incontra su una panchina dove è certa di trovarlo. Del resto, si sa che i turisti memorizzano tutto subito e poi conoscono il luogo e pure le abitudini dei vari abitanti dello stesso.

Insomma, tra un’improbabilità e l’altra, James le dice che non è partito per lei e insieme rifanno daccapo quello che avevano già fatto grazie a Santa Brigida. Fine? Sì, fine. La morale della storia? Ad avere una panchina così, probabilmente, si potrebbe chiedere indietro il tempo speso per guardare Irish Wish.

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