Fabrizio Moro: “L’accusa di plagio mi stava facendo morire”

E su Elodie: "Capiremo tra 10 anni se ha fatto bene a mettersi in mutande".

Fabrizio Moro: “L’accusa di plagio mi stava facendo morire”Fabrizio Moro: “L’accusa di plagio mi stava facendo morire”
Musica

Fabrizio Moro, che sarà ospite nella nella serata dei duetti al Festival di Sanremo, in un’intervista al Corriere parla ricorda un dei momenti più complicati della sua carriera. Il cantante ha vinto nel 2018 con Ermal Meta con il brano Non mi avete fatto niente, che rischiò di essere squalificato per presunto plagio.

Un terribile ricordo

Il ricordo più bello è proprio nei confronti di Ermal, lui aveva un po’ di paura su quel progetto, veniva da un momento molto fortunato, io gli proposi l’idea della canzone insieme e sentivo una grande responsabilità nei suoi confronti perché ho insistito tanto”, ha sottolineato Fabrizio Moro. “Lì mi sono sentito morire, pensavo che fosse tutta colpa mia. Poi l’ho abbracciato durante la premiazione e gli ho sussurrato all’orecchio: ‘Vedi che mi dovevi dare retta?’”. Il cantante ha fatto sapere che oggi Ermal Meta è una delle persone a cui tiene di più, anche se litigavano continuamente durante la creazione del brano. “Discutevamo sulle idee di arrangiamento, sul testo. Lui ha un caratteraccio e io sono peggio. In questo siamo simili, ora è una delle persone a cui voglio più bene, in lui ho trovato un fratello”.

Un parere su Elodie

A Fabrizio Moro viene chiesto un parere sulle ‘modalità stravaganti’ di espressione artistica di Elodie che in questi ultimi mesi hanno sollevato critiche e polemiche, e lui risponde: “Ognuno può fare ciò che vuole” tiene a precisare, “l’importante è che si esprima con delle belle canzoni. Se fra dieci anni i pezzi di Elodie rimarranno vorrà dire che ha fatto bene a mettersi in mutande”.

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