Cecilia Rodriguez si è raccontata a cuore aperto ai microfoni di Cosmopolitan, parlando del lungo percorso che ha preceduto la gravidanza: tra dubbi, paure e la gioia di questi giorni che la separano dal parto.
“Avrei voluto scoprire di essere incinta in modo naturale.”
Rodriguez spiega che, dopo anni di tentativi andati a vuoto e in assenza di patologie che impedissero a lei e al marito Ignazio Moser di concepire un figlio, la coppia ha deciso di ricorrere alla PMA, la procreazione medicalmente assistita.
Con questa tecnica, racconta, viene meno l’effetto sorpresa:
“È stato tutto molto calcolato. Una volta fatto il transfert, in due settimane scoprirai se sei incinta.”
Il ginecologo le aveva consigliato di affrontare la procedura in un momento sereno, ma Cecilia ha scelto comunque di procedere mentre il padre, Gustavo Rodriguez, si trovava ricoverato nel reparto Grandi Ustioni del Niguarda di Milano dopo un grave incidente sul lavoro.
Ignazio e Cecilia hanno atteso cinque anni prima di aprirsi alla possibilità della PMA:
“Volevo che accadesse in modo naturale. Penso che per la donna, ma anche per l’uomo, nel momento in cui non ci riesci non è che ti senti inutile – non è la parola giusta – però ti senti impotente.”
Durante l’intervista, la showgirl lancia anche un messaggio importante sulla fecondazione assistita, un tema che in Italia incontra ancora una certa resistenza culturale:
“Confrontandomi con tante donne, ho capito che c’è molta ignoranza perché non c’è abbastanza informazione. E così ci si vergogna di aver ricorso alla PMA. Io, invece, ho sempre cercato di parlarne apertamente. La tecnologia può aiutarci, come ci ha aiutati in tantissime altre cose.”
Cecilia chiude con un messaggio di consapevolezza e coraggio: invita a condividere a viso scoperto questa e altre difficoltà che si incontrano nel corso della vita, perché anche quelle, in fondo, ci rendono umani.