Chiara Ferragni: “Dovremmo essere tutti femministi!”

Cortei in tutta Italia per dire no ai femminicidi. C'è anche la Ferragni.

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Attualità e Cronaca

Ricorreva ieri, 25 novembre, la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Ci sono stati cortei in tutta Italia per dire no ai femminicidi e la partecipane a tali eventi in Italia è stata ancora più sentita per via del recente omicidio di Giulia Cecchettin. Come ogni anno, le manifestazioni principali sono state organizzate dai movimenti femministi tra cui il principale è Non Una di Meno. La manifestazione più grande si è tenuta al Circo Massimo di Roma, dove hanno partecipato ben 500mila partecipanti. A Milano hanno manifestato in 30mila contro il patriarcato.

Anche le celebrità hanno voluto dare un messaggio personale durante la giornata di ieri. Cristina Scuccia ha lanciato un bellissimo messaggio social contro la violenza, in un video in cui dichiara: “Oggi è un giorno importante. Tutti dobbiamo fare la nostra parte. Ho conosciuto donne speciali e uomini esemplari, come lo era il mio papà! Con questo video vorrei solo dire: basta a ogni forma di violenza”.

Il diritto di essere libere

Diletta Leotta si è rivolta a tutte le donne, dicendo: “Noi donne dobbiamo essere libere di essere libere’’. E, ancora, Valentina Ferragni, sorella minore di Chiara, ha voluto condividere una riflessione sul tema delle relazioni tossiche e della violenza verbale, sottolineando che “La violenza è sempre violenza. Facciamoci aiutare a capire quando è il momento di dire “BASTA”.

Chiara Ferragni, invece, non si è limitata ai social, ma è scesa in prima persona in piazza, unendosi ai manifestanti in Largo Cairoli (Milano e mostrando un cartello con la scritta “We should all be feminists” (tutti dovremmo essere femministi).

“È un dovere di tutti quanti essere qui. Sono qui da cittadina e dovremmo esserci tutti in questa piazza oggi”, ha dichiarato. Quello di Chiara è un appello che intende comunicare un messaggio ben preciso, quello di essere “femministe” tutti e di esserlo i giorni e non solo il 25 novembre. Perché il femminismo, non riguarda ormai più solo le donne, ma ci riguarda tutti. Riguarda tutti coloro che vengono discriminati, isolati, esclusi, ed è un invito a cambiare le cose, perché le cose si cambiano soltanto insieme.

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