Su Netflix, il 16 luglio, arriva Il caso Yara: oltre ogni ragionevole dubbio. La serie di cinque episodi prodotta da Quarantadue sarà disponibile anche su Sky Glass, Sky Q e tramite app su NOW Smart Stick. Netflix ha anche diffuso il trailer in cui è possibile vedere il lavoro di ricostruzione fatto attraverso filmati, testimonianze e l’intervista a Massimo Bossetti.
Le contraddizioni e i dettagli controversi
Il caso Yara: oltre ogni ragionevole dubbio racconta le indagini che portarono all’arresto di Massimo Bossetti, le verità emerse riguardo ad alcuni legami della famiglia Bossetti, le contraddizioni e i dettagli più controversi sull’investigazione. Sviluppata e diretta da Gianluca Neri, prodotta da Gianluca Neri, Massimo Rocchi e Marco Tosi. Scritta da Carlo G. Gabardini, Gianluca Neri e Elena Grillone in collaborazione con Alessandro Casati, Cristina Gobbetti, Camilla Paternò. La fotografia è firmata da Diego Romero Suarez-Llanos (A.C.E.) e Stefano Grilli, il montaggio da Davide Molla, Alessandro Pelegatta, Nicola Quarta e Riccardo Ramazzotti.
Attraverso testimonianze, ricostruzioni, interviste esclusive (compresa quella allo stesso Bossetti e alla moglie Marita Comi) e materiali inediti si esplorano gli eventi legati al caso, le accuse di depistaggio e i sospetti sui metodi investigativi. Carlo Gabardini, scrittore e sceneggiatore della docuserie, ha intervistato direttamente Bossetti. Parlando con il settimanale Oggi, a riguardo ha dichiarato: “La sensazione è che volesse raccontare la sua storia dopo averlo sentito fare da altri per anni. Nel momento in cui lo guardi negli occhi è inevitabile che la prima domanda che ti poni è se sei davanti all’assassino di una bambina o a uno che sconta ingiustamente un ergastolo”.
Lo studio dei documenti
Un progetto nato nel 2017 per cui sono stati necessari quattro anni di raccolta di documenti prima di poter definire la struttura nel 2021. Il Caso Yara: Oltre Ogni Ragionevole Dubbio è prodotto di uno studio approfondito di tutti i 60 faldoni (60.000 pagine, oltre a centinaia di gigabyte di immagini, audio e video) dei documenti che compongono l’inchiesta. Un totale di migliaia di ore di materiale video visionato, che è stato poi sintetizzato in 118 minuti complessivi di reperti, recuperati da venti archivi diversi e integrati come parte fondamentale del racconto.
Il caso di cronaca di Yara Gambirasio ha scosso e diviso l’Italia dal giorno in cui, il 26 novembre 2010, a Brembate di Sopra (Bergamo), scompare la 13enne Yara, mentre si reca ai suoi allenamenti di ginnastica ritmica. Quando nel giugno 2021, viene arrestato Massimo Bossetti, muratore incensurato, le cui tracce di Dna erano state rinvenute su un lembo degli slip della vittima, l’opinione pubblica si è divisa. Bossetti si è sempre dichiarato innocente, ma è stato dichiarato colpevole e condannato all’ergastolo in ogni grado di appello. La docuserie approfondisce gli aspetti controversi del caso di Yara.