Netflix, i contenuti più visti al mondo

Svelati per la prima volta i dati sulla fruizione del 2023.

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Serie TV e Film

Netflix rivela per la prima volta i dati sulla fruizione del suo catalogo. E così gli utenti possono finalmente sapere quali sono stati i film e le serie tv più visti nel mondo nel primo semestre del 2023. Ma per quanto riguarda l’Italia? La legge di Lidia Poet è il titolo più visto, seguito da Il mio nome è Vendetta, Mare fuori ed Era ora.

Il primo film al 14° posto

Il rapporto, intitolato ‘What we watched’ (letteralmente ‘Cosa abbiamo visto’) mette al primo posto in ambito mondiale la serie The Night Agent con Peter Sutherland alle prese con un thriller politico per ben 812 milioni di ore, rendendola il contenuto più visto sulla piattaforma nella prima metà di quest’anno.

Al secondo posto, la seconda stagione della serie adolescenziale Ginny & Georgia (con 665.100.000 ore viste), al terzo la prima stagione della serie sudcoreana The Glory (con 622.800.000 ore viste), al quarto la prima stagione di Mercoledì (507.700.000 ore viste) e al quinto la miniserie spin off di Bridgerton, La regina Carlotta: una storia di Bridgerton (con 503.000.000 ore viste). Per trovare il primo film bisogna arrivare al quattordicesimo posto della classifica globale, dove si piazza The Mother con Jennifer Lopez, che ha totalizzato 249.900.000 ore viste.

Contro la scarsa trasparenza

Questa “rivelazione” dei dati di fruizione rappresenta una novità “sofferta” in casa Netflix. Infatti, la decisione arriva dopo anni di polemiche e accuse di una “scarsa trasparenza” dei servizi di streaming sui dati di fruizione, che avevano animato anche la trattativa sul grande sciopero di sceneggiatori e attori di Hollywood. Da oggi i dati verrano regolarmente diffusi ogni sei mesi.

In una teleconferenza con i media, il co-amministratore delegato Ted Sarandos ha riconosciuto che la mancanza di trasparenza sulla popolarità dei suoi spettacoli aveva portato alla sfiducia nella comunità dei creatori. Sarandos ha spiegato che Netflix ha deciso “di mantenere segreti i dati dei suoi spettatori negli anni in cui stava costruendo il business, in modo da poter sperimentare senza fornire informazioni cruciali a potenziali concorrenti”.

Fonte: Adnkronos

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