Tredici Pietro si confessa con il pubblico e parla di uno spaccato della sua vita molto difficile tra “comportamenti autolesionistici” e uso di sostanze. Il cantante, classe 1997 è il figlio di Gianni Morandi e Anna Dan.
La scintilla e i conti con se stessi
Tredici Pietro in un’intervista con Il Messaggero sottolinea che non ha fatto uso di droghe: “Non la cocaina, che in realtà non mi ha mai attratto, anche se la cito nel pezzo. E neppure le droghe in generale”. Quando gli viene chiesto se allora si tratta di psicofarmaci o medicinali, lui risponde: “Un mischione, diciamo così. Vorrei non parlarne, ma ci ho fatto un disco”. La motivazione è il trasferimento “da Bologna a Milano. Non solo per lavoro, ma anche per vivere insieme alla mia ex ragazza. È andato tutto male, però. La relazione è finita. E a Milano mi sono perso”, perché “lì bisogna essere fighi a tutti i costi, seguire le mode, farsi vedere sempre. Banalmente, non ci si può prendere un anno di tempo per fare un disco. Sono andato in tilt e ho cominciato ad avere comportamenti autolesionistici”. Poi nel 2023 “sono stato ricoverato per un problema di salute di non voglio parlare e quell’episodio ha acceso una scintilla che mi ha portato a fare i conti con me stesso. Sono andato in analisi”.
Per Tredici Pietro il cognome di suo padre è sempre stato un ‘ostacolo’. Ma oggi ha fatto pace con quella storia. “Il fatto di avere lui come padre è una fortuna, ma al tempo stesso rappresenta una grossa ombra dalla quale è difficile uscire. È dappertutto. Quando sono andato in analisi ho parlato tanto della mia famiglia, ma non so se abbia avuto a che fare con la crisi”. L’intervistatore domanda al cantante: “I suoi fratelli Marco e Marianna dicono che con loro vostro padre fu severo e rigorosissimo. Con lei, invece?”, e lui risponde: “Rispetto a loro io sono stato più libero. Ma non mi ha mai fatto percepire il privilegio di essere nato in una famiglia benestante: grazie a lui ho capito che le cose non piovono dal cielo. È da quando ho tredici anni che mi devo guadagnare le cose“.