Cor Veleno e il viaggio nella storia dell’hip hop

Diversi featuring in “Fuoco Sacro”, tra cui Fabri Fibra, Willie Peyote e Nayt.

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Musica

Cor Veleno ha appena pubblicato il nuovo album dal titolo Fuoco Sacro. Il trio rap festeggia i suoi trent’anni di carriera con un disco ricco di sfumature e collaborazioni. Tredici tracce per un viaggio nella storia dell’hip hop e dei suoni che lo hanno influenzato. Ma la cosa più importante: i Cor Veleno sono rimasti fedeli a se stessi senza rinunciare a guardare al presente e al futuro.

Una fonte inesauribile

In un’intervista a Sky 24, il produce del gruppo ha spiegato l’origine del titolo dell’album, Fuoco Sacro come significato simbolico e artistico: “È quella fonte inesauribile, quella voglia che ci accompagna da quando siamo ragazzini. Ci siamo un po’ guardati allo specchio mentre facevamo questo disco, all’inizio, e abbiamo visto che quella voglia era ancora lì, viva. E quindi quale titolo migliore poteva racchiudere questa idea? Questo è un lavoro fatto di alti e bassi, di continui cambiamenti, ma se hai quell’energia che non si spegne, affronti tutto questo nella maniera giusta”.

Quello del trio romano è viaggio nella storia dell’hip hop, guidati da un’unica bussola: “Quando facciamo un disco, dal punto di vista produttivo io e Gabbo ci facciamo un po’ guidare ognuno dal proprio gusto. Gabbo è un musicista che ha fatto il conservatorio, io vengo dal rap dei Public Enemy. Poi Grandi Numeri ha una cultura smodata per tutta la musica sudamericana. Quando entriamo in studio mettiamo tutte queste idee nel frullatore per cercare di tirare fuori un blend unico. Questo ci stimola per fare sempre qualcosa di nuovo, non facciamo mai lo stesso disco perché un po’ ci annoia”.

Le collaborazioni nell’album

Nel disco ci sono diversi featuring: Colle der Fomento, Fabri Fibra, Willie Peyote e Nayt. “Sono tutti artisti con cui abbiamo un forte feeling” hanno spiegato, “sono amici e siamo fan della loro musica, con alcuni siamo cresciuti insieme, altri ci è capitato di ospitarli nelle nostre trasmissioni radio quando erano agli inizi. Non è mai una scelta di comodo, c’è sempre una comunione di intenti dietro. Aver messo insieme qualcuno che ha iniziato con noi, qualcuno che è arrivato in mezzo alla nostra storia e qualcuno che si sta affacciando ora al mercato come Ele A, Ugo Crepa e Klaus Noir è la nostra idea: confrontarci con cose del passato ma guardando sempre a un’evoluzione, senza mai rimanere fermi al punto di partenza”.

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