Daspo per Maria Sofia Federico

Dopo la protesta nuda ai Musei Capitolini, non potrà tornare a Roma per sei mesi.

Daspo per Maria Sofia Federico.Daspo per Maria Sofia Federico.
Attualità e Cronaca

Decisione molto dura quella presa dal Tribunale di Roma nei confronti di Maria Sofia Federico, dopo essersi esibita e fatta riprendere completamente nuda ai Musei Capitolini lo scorso 8 febbraio, davanti alla celebre statua della Lupa per protestare contro l’utilizzo di animali nei circhi. La Federico, attivista vegana, ambientalista e antispecista non è nuova a questi flash-mob, ma stavolta è stato preso nei suoi confronti un provvedimento più severo. Il daspo prevede che non possa entrare nella città capitolina per i prossimi sei mesi, come se fosse un tifoso ultras di una squadra avversaria che non può avvicinarsi allo stadio per aver causato tafferugli in passato.

La pornostar, comunque, non ci sta e annuncia pubblicamente che non ha molte intenzioni di rispettare il divieto: “Mi hanno punito con un foglio di via da Roma per sei mesi, non so se ubbidirò. Se con i compagni ci sarà un’azione non mancherò di sicuro, a costo di finire in carcere. Non ho paura. Sono nata a Valmontone e sono spesso a Roma, ma dopo il divieto d’avvicinamento ho deciso di trasferirmi da amici a Milano. Se violassi il foglio di via che mi hanno dato ci hanno portato in commissariato, ci sarebbero ripercussioni legali”.

“Anche le statue sono rappresentazioni di sfruttamento”.

Dal suo profilo Instagram, comunque, Maria Sofia Federico continua la sua battaglia animalista e parla anche della raffigurazione degli animali nelle statue: “Lo sfruttamento animale è anche nelle statue ed è assurdo arrabbiarsi perché protestiamo senza rovinarle e non arrabbiarsi per la crudeltà che subiscono gli animali ce la prendiamo con un monumento non perché vorremmo cancellare il passato ma perché La supremazia che celebra è ancora accettata nel presente i cavalli non vengono più usati in guerra Ma ora come un tempo è considerato normale usare gli individui non umani per gli interessi della nostra specie partendo dal renderli prodotti e arrivando al renderli fonte di intrattenimento”.

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