Elon Musk: “Mai avuto l’hobby delle droghe”

Il miliardario si difende dalle accuse del Wall Street Journal.

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Attualità e Cronaca

Secondo un recente articolo del Wall Street Journal, l’imprenditore Elon Musk, co-fondatore e CEO di Tesla, avrebbe fatto e farebbe uso costante di droghe di tutti i tipi: lsd, cocaina, ecstasy, ketamina e funghi psichedelici. A queste accuse Musk ha replicato sostenendo che negli ultimi tre anni non avrebbe fatto uso di alcuna droga illegale, e che non sono mai state “trovate tracce” di droghe o alcool nei test a cui si è sottoposto.

La marjuana in diretta

Indubbiamente, ci sono dei precedenti che non remano a favore di Musk. Nel 2018, ad esempio, in un video girato durante la registrazione del podcast Joe Rogan Experience, l’imprenditore fumò marijuana e bevve whisky in diretta. In seguito a questo episodio, Musk aveva accettato di sottoporsi a test antidroga casuali per tre anni, test risultati sempre negativi. Al tempo, l’imprenditore si era comunque difeso inviando una e-mail al The Guardian, in cui affermava: “La nostra politica consente tracce di THC [un ingrediente della cannabis] durante l’orario di lavoro, a condizione che siano al di sotto del limite di sicurezza (molto simile a un livello minimo di alcol).”

I droga party

Ma quello del 2018 non è di certo un caso isolato. Durante la presentazione di un nuovo razzo SpaceX in California nel 2017, dopo appena 15 minuti di discorso Musk si è bloccato a causa dell’abuso di droghe fatto quel giorno. Nel 2018, secondo quanto riferito da alcuni testimoni, durante un party organizzato nella sua residenza a Los Angeles, Musk avrebbe assunto più dosi di Lsd. E ancora nel 2021, a una festa durante l’Art Basel a Miami, il tycoon è stato visto consumare ketamina insieme al fratello. Fonti vicine a Musk riportano inoltre che l’imprenditore avrebbe assunto droghe illegali in compagnia di Steve Jurvetson, attuale membro del consiglio di amministrazione di SpaceX. 

Le rivelazioni del Wall Street Journal

Ora il WSJ rivela nuovi episodi riguardanti l’uso di droghe da parte di Musk e le possibili conseguenze che, secondo i manager delle sue aziende, tali azioni potrebbero avere sulle sue società, sottolineando che “Musk è parte integrante del valore delle sue aziende e potrebbe influire sulla fiducia degli investitori, mettendo a rischio decine di migliaia di posti di lavoro”. A preoccupare sono gli “hobby” del tutto particolari del miliardario. Musk è un assiduo frequentatore del Burning Man, il festival artistico e musicale del Nevada dove si fa largo uso di tutti i tipi di droghe, che si tiene alla fine di ogni estate nel Black Rock Desert. Oltre a questo, sembra che partecipi spesso anche a feste private dove si fa ampio uso di sostanze stupefacenti. Questi episodi, secondo quanto riferito, non sarebbero circoscritti solo agli Stati Uniti, ma si verificherebbero in diverse parti del mondo.

Il codice di condotta di Tesla

Ora, però, la situazione sembrerebbe essere andata troppo oltre, tanto che i membri del consiglio di amministrazione di Tesla hanno svelato di essere piuttosto preoccupati del suo comportamento. Sempre secondo quanto riporta il quotidiano statunitense, alcuni di loro si erano già confrontati a riguardo nel corso degli anni. In particolare, molto controverso è il discorso riguardante l’uso da parte dell’imprenditore della ketamina, per la quale però sostiene di avere una prescrizione medica e di utilizzarla per combattere la depressione. Elon Musk ha infatti dichiarato su X la sua preferenza per la ketamina come cura del suo disturbo bipolare, rispetto agli antidepressivi che, secondo lui lo “rendono uno zombie”.

La risposta al Wall Street Journal

Di fatto, l’uso di droghe fatto da Elon Musk è in aperta contraddizione con le regole stabilite all’interno delle sue stesse aziende. Il codice di condotta di Tesla prevede, infatti, che l’azienda sia “un luogo di lavoro in cui non possono circolare droghe e proibisce a tutti i dipendenti, compresi i dirigenti, di farne uso, anche fuori dall’ufficio”. Inoltre, sempre secondo le informazioni riportate dal Wall Street Journal, i contratti di Space X sarebbero a rischio e, di conseguenza, anche le decine di migliaia di posti di lavoro legati al programma spaziale statunitense. Da parte sua, Musk ha criticato l’articolo del WSJ, rispondendo con un tweet in cui ricorda che i suoi test antidroga degli ultimi tre anni stati sempre negativi e aggiunge una frecciatina ironica: “Se le droghe potessero veramente aiutarmi a migliorare la mia produttività nel tempo, le prenderei sicuramente!”

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