Gina Carano: “A Hollywood non conformarsi è un peccato mortale”

L'attrice denuncia l'atmosfera di censura nell'industria del cinema.

Gina Carano: "A Hollywood non conformarsi è un peccato mortale".Gina Carano: "A Hollywood non conformarsi è un peccato mortale".
Protagonisti

Gina Carano, l’ex star della serie Disney+ The Mandalorian, ha parlato del suo licenziamento pubblico, del dramma dietro le quinte e della battaglia legale che sta conducendo contro la Disney in un’intervista con The Hollywood Reporter. L’attrice, che ha opinioni di tendenza libertaria di destra (anche se non vuole essere incasellata in una definizione specifica) ha dovuto affrontare la dura reazione della casa di produzione, arrivando alla fine ha portato al suo licenziamento da parte della Disney, a causa di tweet e post su Instagram su argomenti altamente sensibili e controversi come i vaccini COVID-19, l’uso delle mascherine, il movimento Black Lives Matter, il movimento per i diritti dei transgender e i risultati delle elezioni presidenziali del 2020. 

Nell’intervista ha descritto il “peccato imperdonabile per Hollywood essere una persona che non si conforma perfettamente alle tendenze ideologiche che impazzano al momento”. La Carano ha citato in giudizio la Walt Disney Company per “milioni di mancati guadagni” per presunto licenziamento illegittimo e “trattamento discriminatorio” dovuto alle sue opinioni politiche. X Corp, di proprietà del magnate della tecnologia Elon Musk, ha affermato di aver finanziato la causa come parte del suo “impegno per la libertà di parola, finanziando le sue spese legali se fosse stata trattata ingiustamente dal tuo datore di lavoro a causa di post o apprezzamenti espressi su questa piattaforma [X]”.

“Penso che sia davvero incredibile quello che sta facendo. Molti miliardari investono i loro soldi nell’acquisto di isole e nella costruzione di bunker. Elon Musk sta usando i suoi soldi per combattere enormi battaglie contro l’ingiustizia.” Il suo team legale ha sostenuto: “La Disney ha maltrattato la signora Carano, cercando di costringerla a conformarsi alle loro opinioni su questioni culturali e politiche – quando quel bullismo è fallito, l’hanno licenziata”. 

Il licenziamento e la causa

La Disney aveva licenziato Gina Carano senza neanche una comunicazione diretta, ma con un comunicato on line che recitava: “Gina Carano non è attualmente impiegata presso la Lucasfilm e non ci sono piani per lei che lo sia in futuro. Tuttavia, i suoi post sui social media che denigrano le persone in base alla loro identità culturale e religiosa sono ripugnanti e inaccettabili”.

Dopo un primo momento di sconforto, l’attrice ha deciso di reagire e di passare al contrattacco: “Mi sono raggomitolato in posizione fetale. Non è che non pensassi che potesse succedere una cosa del genere. Il fatto è che non potevo immaginare che avrebbero rilasciato questa orribile dichiarazione su di me dopo aver lavorato con me: la più potente compagnia di intrattenimento al mondo diceva una cosa del genere su di me. Diventi non assumibile. E poi diventa giusto che le altre persone ti manchino di rispetto e ti porti dietro questa mancanza di rispetto, ti fai carico di tutta questa vergogna. Questo influisce sulla tua fisicità, sulla tua mentalità. Sei semplicemente un po’ senza speranza. Quindi essere in grado di reagire mi fa sentire ok, mi fa sentire bene”.

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