Il rapper Faneto accusato dall’ex fidanzata di violenze e minacce: “non voglio più avere paura, voglio far sentire la mia voce”

Il rapper Faneto, classe 2004, interprete di testi come “Guido sta tr**a come se dovessi morire adesso”, è stato accusato dall’ex fidanzata, Alessandra, di averla percossa e minacciata.

La ragazza, che si è detta sfinita dopo aver tentato di tutto per liberarsi dell’ex — compresa la denuncia — ha deciso di pubblicare nelle sue storie Instagram alcune foto che la ritraggono con il volto pieno di lividi, insieme a screenshot di conversazioni e messaggi vocali per testimoniare il suo calvario.

In uno di questi si legge:

“Morirai, ma prima sarai sc**ata dai miei amici. Ormai non ho più nulla da perdere. Ci vediamo.”

Come riporta Il Messaggero, la giovane continuerebbe a ricevere minacce da Faneto:

“Le storie le ho messe perché nessuna donna può passare ciò che ho passato io. L’ho coperto per mesi e mesi, ma dopo continue minacce, anche dopo averlo lasciato e denunciato, mi sono rotta. È il momento di far valere la mia voce. Stay safe!”

A prendere le distanze, oltre ad alcuni colleghi del rapper, è stata anche la sua etichetta discografica, che ha deciso di destinare gli incassi dei brani del cantante ad associazioni contro la violenza sulle donne.

Secondo quanto riportato da Fanpage.it, Alessandra avrebbe scelto di pubblicare sui social le prove raccolte perché:

“Non voglio più avere paura, voglio far sentire la mia voce […] Le storie le ho messe perché nessuna donna può passare ciò che ho passato io. L’ho coperto per mesi e mesi, ma dopo continue minacce, anche dopo averlo lasciato e denunciato, mi sono rotta il ca**o. È il momento di far valere la mia voce, come quella di tante altre donne che hanno ancora paura di ratti del genere e non riescono.”

Le indagini in corso della procura di Milano faranno chiarezza su questa delicata vicenda, ma nel frattempo Alessandra si è unita al coro di donne che ogni giorno ricordano quanto sia importante non restare in silenzio e chiedere aiuto di fronte a episodi di violenza come questo.