La scomparsa di Beppe Vessicchio ha colpito la famiglia, gli amici, il pubblico e i colleghi di una vita. Ma anche gli ex allievi della scuola di “Amici di Maria De Filippi” che, in questi giorni, lo hanno ricordato in più occasioni.
Tra questi c’è Marco Carta, che è intervenuto nel salotto de “La Volta Buona“, ospite di Caterina Balivo, per parlare del loro rapporto durante la permanenza nel talent:
“Diciamo che il mio profitto scolastico non era dei migliori per tutta una serie di dinamiche e mi volevano mandare via. E lui disse testuali parole: ‘ Occhio, perché io non entro nel merito del profitto scolastico, ma questa voce è molto particolare e quindi capite un attimino questa cosa qua ’. E io lo ringraziai.”
L’episodio a cui ha fatto riferimento Carta riguarda il severo giudizio di Grazia Di Michele, che denunciava un’attitudine non adeguata al contesto televisivo e artistico. Vessicchio, come si legge su Biccy, lo difese a spada tratta con un elegantissimo elogio:
“Ci sono delle persone che nascono con una caratteristica positiva, e lui ha una sorta di audiogenia, cioè la sua voce è una voce particolare. […] Il dono della voce è un dono importantissimo. […] Attenzione all’aspetto della particolarità vocale.”
Ricordi come questi confermano quanto Beppe Vessicchio abbia inciso nelle vite degli artisti che ha incontrato: con discrezione, competenza e un intuito raro. Un maestro che ha saputo vedere oltre l’apparenza, riconoscendo il talento anche quando era ancora allo stato grezzo.

