Shannen Doherty parla di come Michael Landon le abbia insegnato molto sul set de La casa nella prateria: “Era un mentore per me”, spiega. In un episodio del podcast Let’s Be Clear with Shannen Doherty, con sua madre, Rosa Elizabeth Doherty, l’attrice ricorda come l’esperienza a soli 11 anni nel ruolo di Jenny Wilder le abbia insegnato molto.
“Lo adoravo. Era un mentore. Mi ha insegnato tantissimo”, comincia a raccontare Shannen Doherty, riferendosi a Michael Landon. Nonostante siano passati molti anni e si siano succedute tante esperienze nella vita lavorativa dell’attrice, in lei rimane vivo il ricordo del set de La casa nella prateria. “Quel telefilm mi ha plasmato in molti modi ed è tuttora la migliore esperienza di tutta la mia carriera. È piuttosto sorprendente perché, se penso alla lunga durata della mia carriera, ma anche a quanto fossero difficili alcuni lavori – e poco piacevoli da svolgere, un po’ tossici – è stata proprio l’esperienza ne ‘La casa nella prateria’ a stimolare in me la passione per l’arte dell’attore”. Su Michael Landon spiega: “Era semplicemente incredibile. Così talentuoso, così gentile, così premuroso, e ha davvero contribuito a formarmi. Ed è stato incredibilmente premuroso con tutta la mia famiglia”.
Parlando sempre nel suo podcast, l’attrice ha ammesso che il suo ricordo preferito della serie La casa nella prateria è proprio quello di aver lavorato con Michael Landon. “Ho avuto modo di lavorare con Michael Landon… è uno dei miei ricordi preferiti di tutti i tempi”. Poi sottolinea quanto abbia imparato dall’attore: “Ha diretto e scritto alcuni episodi. Ricordo solo com’era come regista: mi ha sicuramente aiutato a capire che tipo di regista volevo essere”. Il contributo di Landon alla carriera di Shannen Doherty si estende anche alla vita personale dell’attrice, come spiega lei stessa: “L’ho ammirato e l’ho portato con me. Mi ha insegnato ad essere fedele a me stessa. Mi ha insegnato ad abbracciare la mia voce, a difendere me stessa”.
