Treccani pubblica “Il Libro dell’anno 2023”
Una guida per orientarsi nell’era delle nuove parole.
Treccani pubblica Il Libro dell’anno 2023, sotto la direzione di Marcello Sorgi, già direttore del TG1 e del quotidiano La Stampa. Il libro, che conta 584 pagine, è una guida per orientarsi nel mondo delle nuove parole.
I contenuti
Sul sito della Treccani si legge: “’Il libro dell’anno’ Treccani che presenta e approfondisce gli eventi salienti del 2023 nella cultura e nell’arte, in politica e in economia, nella scienza e nella tecnologia, in Italia e nel mondo, tante sono le novità di questa edizione”. Un’edizione con una grafica studiata: “Importante è anche il nuovo progetto grafico che trasforma ogni mese in un magazine con una propria copertina, un colore distintivo, tanti approfondimenti firmati, ‘fotonotizie’ di grande impatto visivo, avvenimenti seguiti giorno per giorno”. La sezione I fatti: “Nella sezione I fatti vengono ricostruiti giorno per giorno tutti i principali eventi del 2023, con oltre 80 approfondimenti affidati a grandi firme del giornalismo, della cultura, della scienza, del diritto e dell’economia”.
Una guida nella giungla delle parole nuove
Barbienheimer è in perfetta armocromia, e Barbie è un chiaro esempio di deplastificazione sul finale. Caronte non è più solo il traghettatore dell’Ade ma un ciclone e, no, non ha subito un ergastolo della patente. Insomma, nella cavaiola (la confusione) dei nuovi termini in uso oggi, un aiuto si è reso necessario e Treccani ha riunito un gruppo di esperti a supporto della nuova lingua. Ma non solo: Il Libro dell’anno 2023 contiene anche approfondimenti su fatti rilevanti che non soltanto hanno segnato la realtà del nostro paese ma quella di tutto il mondo. Dalla guerra alle nuove scoperte scientifiche, il libro si occupa di ricostruire 365 giorni di fatti, con 12 copertine dedicate agli episodi più rilevanti, 82 testi affidati a grandi firme del giornalismo e della cultura, più di 83 box redazionali, 1.045 notizie approfondite, 100 grafici e mappe, 508 immagini e un’appendice tutta dedicata alle parole dell’anno.