Berlino 2024, due i film italiani in concorso

Le due opere sono "Quell'estate con Irène" e "Il cassetto segreto".

Berlinale 2024, due i film italiani in concorsoBerlinale 2024, due i film italiani in concorso
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Ci sono due film italiani che compaiono nella selezione ufficiale del 74° Berlino Film Festival, che si terrà dal 15 al 25 febbraio 2024. Quell’estate con Irène di Carlo Sironi, alla sua seconda prova registica, sarà presentato nella sezione ‘Generation’ del Festival, quella dedicata a bambini e ragazzi, mentre nella sezione ‘Forum’ la regista Costanza Quatriglio presenta il documentario Il cassetto segreto dedicato a suo padre, Giuseppe Quatriglio, firma storica del giornalismo siciliano.

Quell’estate con Irene

Dopo il suo film di debutto (Sole, 2019) Carlo Sironi torna dietro la macchina da presa con Quell’estate con Irene (2024), di cui è anche sceneggiatore insieme a Silvana Tamma, per raccontare una storia ambientata nell’estate del 1997 e che ha come protagoniste due donne: Clara e Irène. Le due si incontrano per la prima volta durante una gita organizzata dall’ospedale che le ha in cura. Timida e solitaria l’una, sfacciata e inarrestabile l’altra, in comune hanno soltanto i loro 17 anni e quella malattia che sembrava sconfitta ma è ancora un’ombra presente nelle loro vite. Eppure quando sono insieme la paura svanisce e bastano poche ore a renderle inseparabili. Al punto di decidere di scappare su un’isola lontana da tutti dove poter finalmente vivere la loro prima vera estate.

Il cassetto segreto

Prodotto da Indyca, Luce Cinecittà con Rai Cinema il film documentario Il cassetto segreto (2024) ha tanti protagonisti. Il racconto parte dalla riscoperta dell’archivio di Giuseppe Quatriglio, giornalista di punta del quotidiano Giornale di Sicilia e di altre importanti testate, saggista, fotografo, grande viaggiatore, amico di tanti autori del ‘900, scomparso nel 2017 all’età di 94 anni. La figlia Costanza nel gennaio del 2022 decide di donare alla Regione Sicilia il ‘tesoro di conoscenza’ appartenuto al padre, intraprendendo così un viaggio sentimentale e storico attraverso fotografie, bobine 8mm, registrazioni sonore realizzate dagli anni Quaranta in poi in Europa e nel mondo, e le riprese effettuate dalla regista tra il 2010 e il 2011 con lui quasi novantenne.

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