Mahmood, durante un’intervista a La Repubblica, ha parlato del suo ultimo album Nei Letti Degli Altri definendolo il più intimo, empatico e maturo emotivamente. Oltre a svelare dettagli sul nuovo album il cantante si apre anche su aspetti più intimi della sua vita privata, parlando del suo desiderio di paternità, delle difficoltà con l’amore: “Ho ancora troppa musica da fare per pensarmi morto e senza amore. I sentimenti? Sono un po’ complicato”.
Un disco intimo e sincero
L’artista spiega che questo terzo album rappresenta un’importante occasione per raccontarsi in maniera più profonda e sincera: “Il più intimo e empatico e più maturo a livello emotivo. Al terzo disco, c’è anche maggiore attenzione, per esempio sulla produzione vocale, nei dischi precedenti curata un po’ meno. Bisogna sempre alzare la qualità. E crescere. È stata l’opportunità di raccontarmi in maniera più dettagliata e soprattutto più sincera. Prima i lati negativi cercavo di nasconderli. Adesso, invece, butto proprio tutto nelle mie canzoni. Insomma uso la scrittura come autoanalisi”.
Durante la conversazione, Mahmood ha condiviso pensieri intimi sulla vita e sulla sua carriera, esprimendo la sensazione di immaginarsi morto a tratti: “Ogni tanto mi immagino morto. È una sensazione. Brutta, vero? Speriamo di no. Però non mi sento ancora a metà del mio percorso. Ho tanti progetti in mente. Uno di questi è andare in America per scrivere lì con produttori nuovi il dolore aiuta. Per me, la felicità può essere raggiunta solo attraverso un percorso doloroso”.
Riflessioni sulla paternità, l’amore e i suoi “blocchi”
Confessa di pensare a diventare padre, anche se ammette di essere ancora indeciso. Intanto, desidera un cane: “Ammetto che ci sto pensando a diventare padre, da un po’. Forse sì, forse no. Intanto vorrei un cane. Ma sono sempre in giro. Io non mi innamoro mai. E se sono innamorato, non lo so neanche io. Sono un po’ complicato a livello sentimentale. Sto cercando di capire quali sono i miei dossi, i miei blocchi. Ci sto lavorando. L’ultima sua esperienza di vero innamoramento risale all’età di 16 anni: “L’innamoramento si è trasformato in qualcos’altro e ho iniziato ad avere un diverso approccio al sentimento”.