Ornella Vanoni: “La morte bisogna guardarla senza paura”

La cantante: "La solitudine è bella ma c’è un grande prezzo da pagare".

Ornella Vanoni La morte bisogna guardarla senza pauraOrnella Vanoni La morte bisogna guardarla senza paura
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Ornella Vanoni, ospite di Silvia Toffanin a Verissimo ha affrontando con lucidità e ironia temi come la morte, la politica e i giovani. La cantante ha ripercorso la sua lunga carriera, l’amore e la sua lotta contro l’ansia e la depressione. E ha raccontato anche del suo rapporto di amore e odio con la solitudine.

La lotta contro l’ansia e la depressione

Sono sempre stata così, ma ero talmente timida che non usciva fuori la parte ironica, ora che invece mi sono liberata di quella timidezza finalmente viene fuori e mi fa mettere di buon umore la gente”, ha spiegato durante l’intervista. Ornella Vanoni ha descritto la sua giovinezza: “Ero perbene, non dicevo parolacce, poi sono cambiata. Ho capito tante cose che non sapevo, ho letto ‘L’ira di Dio’ (libro di Costanza DiQuattro), mi sono fatta una cultura che non avevo. Ero molto insicura. Parlavo pochissimo, stavo quasi sempre zitta”. Ansia e depressione due demoni che hanno tormentato Ornella Vanoni per lungo tempo: “Oggi sono contenta di me. Ho fatto tanto nella vita, ma ho fatto anche molta fatica, non è che è stata una passeggiata. Io ho avuto molte cadute dovute all’ansia, non dormivo, stavo male, poi finalmente mi hanno dato gli psicofarmaci e io continuo a prenderli. Ci sono tanti tipi di depressione, io posso essere triste, andare giù, ma non più giù perché lì c’è una barriera che sono gli psicofarmaci”. Poi un toccante appello: “Per questo dico a tutti: curatevi, parlate, dite come vi sentite, rivolgetevi a chi può aiutarvi”. Secondo la Vanoni, i giovani vanno tutelati e valorizzati perché sono il futuro del nostro Paese: “La politica parla pochissimo dei giovani, come se non gliene fregasse niente. Ma i giovani vanno tutelati, sono il futuro. Bisogna occuparsene. Dicono che sono degli imbecilli, ma vediamo se non sei imbecille tu che li hai fatti diventare imbecilli

La scelta della solitudine

“La morte fa parte della vita, da ragazzi non ci si pensa, poi arriva un’età in cui…da un momento all’altro potrebbe capitare, bisogna guardarla senza paura“. Infine, Ornella parla della sua scelta di abbracciare la solitudine: “Ho amato molto e sono stata molto amata. Di strano c’è che io non ho mai fatto un progetto con un uomo pensando al futuro, ho vissuto sempre al momento. A un certo punto ho sbagliato compagno, mi sono offesa da sola, perché noi donne spesso stiamo con degli uomini sperando che cambiano, non cambiano, mi sono colpevolizzata e ho scelto la solitudine. La solitudine è bella ma c’è un grande prezzo da pagare, la solitudine a volte mi pesa, la sera, la domenica è da quando sono nata che mi mette tristezza, perché il lavoro si ferma, le famiglie si uniscono se hai la famiglia.

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