Esplosione sotto casa di Sigfrido Ranucci: indaga la Dda per metodo mafioso


Sigfrido Ranucci e sua figlia hanno rischiato la vita.
Alle 22 del 16 ottobre, sotto la casa del conduttore di “Report”, sono esplose la sua vettura e quella della figlia Michela, che pochi minuti prima si trovava proprio nei pressi del parcheggio.
Ranucci ha dichiarato all’ANSA:
“Mia figlia ha posteggiato la sua auto ed è passata da lì venti minuti prima dell’accaduto. Sembra che si tratti di un ordigno rudimentale, ma ora bisogna vedere la natura dell’esplosivo. Con tutte le minacce che riceviamo non è semplice risalire alla matrice.”
È stato lo stesso giornalista a dare la notizia sui suoi canali social, mentre sull’account ufficiale di Report è stato pubblicato un video che mostra la potenza dell’esplosione, che avrebbe potuto avere conseguenze drammatiche.
Su questa grave vicenda si è espressa anche la presidente del Consiglio Giorgia Meloni:
“Piena solidarietà al giornalista Sigfrido Ranucci e la più ferma condanna per il grave atto intimidatorio da lui subito. La libertà e l’indipendenza dell’informazione sono valori irrinunciabili delle nostre democrazie, che continueremo a difendere.”
Secondo quanto riportato da Sky TG24, il pm della Dda di Roma, Carlo Villani, sta procedendo per “danneggiamento con l’aggravante del metodo mafioso”, in attesa delle prime informative da parte delle forze dell’ordine intervenute sul posto.