Daniele Silvestri: “Ho pianto per il mio brano nel film della Cortellesi”

Trent'anni di carriera, ha annunciato 30 concerti al Parco della Musica, a Roma.

Daniele Silvestri: "Ho pianto per il mio brano nel film della Cortellesi".Daniele Silvestri: "Ho pianto per il mio brano nel film della Cortellesi".
Musica

Daniele Silvestri è uno dei cantautori italiani più apprezzati, con una carriera trentennale alle spalle, ha collezionato successi discografici, premi e riconoscimenti. Proprio in occasione dei trent’anni di carriera, Silvestri ha annunciato 30 concerti, tutti al Parco della Musica, a Roma. A luglio salirà sul palco del Circo Massimo con gli amici di sempre Niccolò Fabi e Max Gazzè. In un’intervista al Corriere della Sera, Silvestri ha parlato della sua carriera e dei suoi progetti futuri e ha raccontato che quando Paola Cortellesi gli ha chiesto di usare la sua canzone A Bocca Chiusa per il suo film C’è Ancora Domani, è stato un momento molto emozionante per lui.

Il primo incontro con Paola Cortellesi

“Quando mi hanno invitato a vederlo mi sono ritrovato in lacrime. Paola ha fatto una magia e ha dato alla mia canzone un significato nuovo. La incontrai alla fine degli anni Novanta, per Frankenstein Musical. Provinammo un discreto numero di attrici-cantanti, fra loro c’era Paola, la più brava. Al nostro ‘Ti abbiamo scelta’ rispose: ‘Purtroppo ho altro da fare’. Era stata presa in Rai, per una trasmissione di Boncompagni

Daniele Silvestri, Niccolò Fabi e Max Gazzè

Dalle parole di Silvestri, si capisce che i tre artisti hanno una grande sintonia e che si rispettano reciprocamente, nonostante le loro differenze: “Siamo estremamente diversi ma anche complementari. Quando stiamo insieme il tempo non sembra essere passato… almeno per noi. Torniamo con facilità a trent’anni fa, quando ci incontravamo al Locale, il piccolo club dove tutto è iniziato. Parliamo un sacco, siamo persone curiose. L’ultima volta che ci siamo visti per decidere se tornare in concerto insieme abbiamo passato due giorni in un casale in Umbria. E come dei ragazzetti abbiamo suonato, perché avevamo ognuno qualche strumentino, giocato a biliardo, a tennis, visto la Roma in tv”

Ha iniziato a fare musica a 13 anni

Daniele Silvestri ha iniziato a comporre da molto giovane, ma non aveva inizialmente intenzione di diventare un cantautore: “A 13 anni, mi piaceva e mi sembrava di essere in grado di farlo. Ma fino all’università vedevo tanti futuri possibili, non ero convinto né desideroso di finire su un palco. Non volevo essere al centro dell’attenzione, anzi cercavo di dissuadere chi me lo proponeva. Facevo ascoltare audiocassette in giro pensando: qualcuno prenderà questa canzone, qualcun altro quest’altra, fino a quando ho incontrato il produttore Enzo Miceli: “Queste le puoi cantare soltanto tu”.

Questo ha convinto Silvestri a intraprendere la carriera di cantautore, ha anche raccontato che, fin dall’inizio della sua carriera, ha sempre avuto paura di prendersi troppo sul serio: “Fin dal primo minuto che ho iniziato a fare questo mestiere ho pensato che non ne sarei stato capace se mi fossi preso sul serio. Ho sempre fatto il contrario, scherzo su quello che sto per fare o dire. Tutto sommato cammino agevolmente sul filo del confine fra ironia e impegno”

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