La Cina contro il gioco d’azzardo online
Stretta del governo cinese sul betting e sullo slot gaming.
La Cina è tra i colossi mondiali del “betting” on line, l’ampio settore di scommesse e gioco d’azzardo in rete, ma negli ultimi tempi le autorità del paese asiatico sono molto preoccupate del fatto che esso stia diventando una vera e propria piaga sociale anche all’interno dei propri confini e non soltanto una voce dell’export.
L’Amministrazione Nazionale della Stampa e delle Pubblicazioni in Cina, quindi, ha recentemente proposto alcune nuove e severe normative per i giochi online. La bozza di regolamento mira a introdurre maggiori limiti alle spese di gioco e ai sistemi di ricompensa. Questa notizia ha avuto un impatto significativo sui prezzi delle azioni dei giganti cinesi dei giochi Tencent e NetEase, causando un breve calo di quasi 80 miliardi di dollari nelle loro valutazioni, secondo Reuters.
Agli operatori di giochi sarà vietato fornire premi ai giocatori per attività quali accessi giornalieri, prima spesa e spese consecutive. Inoltre, ci saranno restrizioni su quanto i giocatori potranno ricaricare nei loro portafogli digitali per gli acquisti in-game. Queste misure mirano ad affrontare le preoccupazioni sulla dipendenza e a creare un ambiente di gioco più equilibrato.
Ma non è tutto. Le norme proposte comprendono anche misure a tutela dei minori. Ai giocatori sotto i 18 anni sarà vietato dare mance durante le partite in live streaming e anche i servizi di lotteria basati sulla probabilità saranno vietati per questa fascia di età.
Sebbene queste normative possano sconvolgere l’industria del gioco in Cina, alcuni analisti ritengono che potrebbero anche portare a cambiamenti positivi. Ivan Su, analista di Morningstar, suggerisce che la rimozione di alcuni incentivi potrebbe spingere gli editori di giochi a riconsiderare le loro strategie di progettazione e monetizzazione, avvantaggiando in definitiva i giocatori.
Vale la pena notare che queste normative proposte sono attualmente aperte ai commenti pubblici fino al 22 gennaio 2024. Ciò offre alle parti interessate e agli esperti del settore l’opportunità di fornire feedback e definire le regole finali.