Phica.net chiude: basta violenza digitale contro le donne

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Attualità e Cronaca

Dopo anni di polemiche e denunce, Phica.net ha finalmente chiuso. Il sito, nato come piattaforma di condivisione, era diventato un luogo dove immagini e video di tante donne comuni, influencer e altre figure pubbliche venivano diffusi senza consenso, accompagnati da commenti sessisti e offensivi. Una forma di violenza digitale che ha ferito moltissime persone e suscitato indignazione.

Gli amministratori di Phica.net hanno voluto chiarire la loro posizione con un lungo comunicato:

“Per evitare equivoci o false voci, ci teniamo a ribadire che:
Violenza di qualsiasi tipo: sempre vietata, bloccata e denunciata.
Minorenni o contenuti pedopornografici: mai tollerati, sempre bloccati e denunciati.
Offese verso le donne, linguaggi da branco e atteggiamenti denigratori: vietati, bloccati e denunciati.
In oltre 20 anni abbiamo sempre collaborato con le forze dell’ordine italiane e internazionali, contribuendo attivamente anche a casi importanti, fornendo ogni volta dati e supporto per assicurare alla giustizia chi commetteva crimini.
Phica è stata una comunità, con luci e ombre, ma soprattutto con la volontà di creare uno spazio diverso. Vi ringraziamo per averne fatto parte.”

Alcune figure pubbliche (tra cui la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni) sono state bersaglio di immagini e commenti offensivi, a dimostrazione della diffusione e della gravità del problema. La chiusura del sito, inutile dirlo, è stata accolta positivamente da associazioni e cittadini impegnati nella tutela della privacy e dei diritti delle donne. La vicenda di Phica.net porta a fare inevitabilmente, ancora a distanza di anni purtroppo, una riflessione: proteggere tutte le donne online (e offline) resta una sfida urgente e necessaria.

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