“Povere creature!” di Yorgos Lanthimos
"Povere creature!", ma soprattutto... poveri noi!


Povere creature!, con il punto esclamativo a dare quel giusto senso di esasperazione, è un allegro incrocio tra Frankenstein, l’Isola del Dottor Moreau, Freaks e un pizzico di Tinto Brass, tutto mescolato con un po’ di riprese stile quadri di Escher che non guasta… oppure sì. Aggiungete 100 grammi di colonna sonora dissonante, un cucchiaio di stranezze, tipo cavalli impagliati su carrozze a motore, sparse qui e lì e, infine (ma non per questo meno importante), sfumate tutto con il vino bianco. Anzi, no: meglio con la vodka. Quella che vi avanza, bevetela pure, nel caso vogliate annegare il film nell’alcol. Tratto dal romanzo omonimo di , il film è diretto da quel burlone di , di origini greche, ed è un chiaro… cioè è davvero… insomma, in un’intervista il regista ha dichiarato di “Non saperlo definire”. Cerchiamo allora di capire di che si tratta e, per dare una mano (ma anche una spalla, una gamba, un gomito), andiamo ad analizzare i punti salienti.