L’attore Noah Schnapp, che in “Stranger Things” interpreta Will Byers, ha finalmente commentato la scena del coming out del suo personaggio.
Nell’episodio 7 della quinta e ultima stagione, Will, davanti alla madre, al fratello e agli altri protagonisti impegnati a combattere Vecna, comunica il suo orientamento sessuale con un monologo intenso e carico di significato:
“Non vi ho detto nulla fino a oggi perché avevo paura che mi guardaste in modo diverso, ma la verità è che io sono diverso. Ho fatto finta di non esserlo perché non volevo accettarlo. Volevo essere come tutti gli altri, come voi. In fondo siamo uguali.
Passiamo le notti a giocare a D&D, ci piace l’odore di muffa nella cantina di Mike, andare in bici, perderci nei boschi. Discutere su quale film noleggiare e finire sempre per scegliere Monty Python e il Sacro Graal. Amiamo i popcorn al burro con il cioccolato al latte, la Coca Cola, i fumetti, la NASA e Steve Martin, abbiamo davvero tante cose in comune. Solo che io non sono attratto dalle ragazze. Mi piacciono, sì, ma non nello stesso modo in cui piacciono a voi. Ho provato qualcosa per una persona, anche se so che lui non è come me.”
“Ma il punto non è lui, sono io. Pensavo di aver finalmente accettato chi sono, poi Vecna mi ha mostrato cosa sarebbe successo se avessi detto la verità. Un futuro in cui alcuni di voi si preoccupano per me, in cui tutto sembra più difficile, e questo mi fa sentire sbagliato. Così mi allontano, e alla fine resto solo. So che non è ancora successo e che Vecna non può vedere il futuro, ma lui entra nelle nostre menti, sa cose… e sembrava tutto così reale.”
La serie è ambientata nel 1987, un’epoca in cui dichiarare apertamente il proprio orientamento sessuale comportava rischi concreti, sia sul piano sociale sia su quello lavorativo. Proprio su questo punto Schnapp ha voluto soffermarsi, spiegando la scelta narrativa:
“Quando ho fatto coming out non ho pronunciato la parola ‘gay’. È difficile e fa paura dirlo: siamo negli anni ’80, non riesco a immaginare quanta più pressione ci fosse e quanto più ci fosse da perdere. Quando Will si confronta per la prima volta con la situazione davanti ai suoi amici, probabilmente ha paura di usare quella parola, ma non c’è niente di sbagliato. Credo semplicemente che si sentisse più a suo agio ad esprimerla in quel modo.”
Secondo i fratelli Duffer, creatori della serie, questo coming out ha anche un valore simbolico. Rappresenta un passaggio di liberazione per Will, che si spoglia di segreti e paure, preparandosi alla battaglia finale contro Vecna. Già nella quarta stagione questa confessione era nell’aria, ma rimandarla ha permesso di costruire una tensione narrativa ancora più forte.
Ora mancano pochissimi giorni al capitolo conclusivo. Anche se il 31 dicembre sarà dedicato ai festeggiamenti per il 2026, il 1° gennaio molti spettatori si ritroveranno davanti allo schermo per assistere all’epilogo di una storia che, dal 2015 a oggi, ha saputo appassionare il pubblico di tutto il mondo… Sottosopra incluso.

