Nel corso della puntata di Le Iene di martedì 4 novembre, Aiello ha regalato al pubblico uno dei monologhi più intensi della stagione. Un racconto personale, fragile e potente, in cui il cantautore calabrese ha scelto di esporsi senza filtri, parlando di paura, autocritica, terapia e della fatica – ma anche della bellezza – di concedersi una seconda possibilità.
“Questa sera ho deciso di parlarvi di come è faticoso e salvifico darsi una seconda possibilità.
Io per un po’ sono stato definito ‘troppo’”, esordisce. “Quello che sente troppo, che vive troppo, troppo sentimentale, mentre questo mondo ti vuole controllato, ironico, leggero, anche quando ti arriva un masso in testa”.
“Io non ero così – confessa, quindi – Allora, per difendermi, mi sono costruito una corazza. Quella finta sicurezza era paura vestita bene, paura di deludere, di non piacere. E io, che per natura sono un entusiasta della vita, mi ero indurito come una pietra. Poi un giorno ho deciso che non volevo più sabotarmi. Un passo alla volta ho imparato a ridere di me, ad accettare l’infinita lista di cose che non mi sono mai piaciute. A lasciar andare o – peggio – quello figo”

