Emanuela Fanelli, ex maestra: “il mestiere che ho amato di più”

L’attrice parla del lavoro come insegnante e che l’ha aiutata nella recitazione.

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Serie TV e Film

Emanuela Fanelli, attrice premiata con il David di Donatello per la migliore interpretazione da non protagonista nel film Siccità di Paolo Virzì, si racconta in un’intervista al Messaggero. Insieme all’esperienza a teatro, la trentacinquenne parla anche del suo lavoro nelle scuole come maestra d’asilo e dell’importanza che lo stare con i bambini ha avuto nella sua carriera.

Il lavoro amato come insegnante

L’attrice racconta della sua esperienza lavorativa come maestra d’asilo definendo il suo lavoro come uno di quelli più amati. “Questo è il mestiere che ho amato di più. Non era il sogno, come la recitazione, ma mi è piaciuto tanto e mi ha aiutata come attrice”. Emanuela Fanelli sottolinea l’importanza che i bambini e lo stare con loro ha avuto nella sua formazione: “Con i bambini devi essere te stessa, ma metterti sempre in discussione. Sentono se stai facendo con loro qualcosa che a te non piace. Così il pubblico capisce se stai interpretando un ruolo che non è tuo. Sono ancora in contatto con tanti di loro, ormai sono grandicelli. È stato un periodo bello, molto stancante. Stavo tutto il giorno a scuola e la sera recitavo in teatro”. L’esperienza come maestra, spiega, le ha anche permesso di pensare al suo futuro: “Giorno dopo giorno li vedevo così pieni di futuro che mi sono ritrovata a pensare al mio. E a quello che volevo essere”.

I “cinque minuti fortunati”, senza raccomandazione

Emanuela Fanelli tiene i piedi per terra e chiarisce: “Ho sempre paura di sembrare una mitomane e tendo a smontarmi. Vorrei diventare bravissima, ma i miei limiti li vedo tutti. Sono consapevole che ora sto solo vivendo un attimo che è girato bene”. L’attrice, infatti, definisce il suo attuale successo come i suoi “cinque minuti fortunati”. Nell’intervista, Emanuela Fanelli si mostra grata per le persone che ha incontrato nella sua esperienza che le hanno permesso di realizzare il suo sogno ma ci tiene a sottolineare di non aver mai ricevuto raccomandazioni: “Mai avuto una raccomandazione, vivevo a Morena e non conoscevo nessuno”. E poi: “Ho fatto tanto sport da piccola, nuoto e basket: il fatto di vincere senza barare per me è la base di tutto”.

 Fonte: Il Messaggero

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