Impegnato nel programma in seconda serata, Gli occhi del musicista, Enrico Ruggeri parla con la Repubblica della musica italiana e sottolinea: “In giro c’è grande povertà intellettuale, lessicale”. Poi il cantautore si trova a commentare l’esclusione di Tony Effe dal concerto di Capodanno: “Sogno un futuro in cui a vedere Tony Effe non ci va nessuno”.
Povertà lessicale
“Oggi discutiamo dei crimini delle baby gang, ma Oliver Twist parlava di quello. Il vero nodo è la pochezza del linguaggio. Lou Reed ha frugato nei lati più oscuri dell’animo umano, ma ha scritto capolavori”. Comincia a spiegare. “In giro c’è grande povertà intellettuale, lessicale. Vedo però che per certa musica c’è una richiesta enorme. Dovremmo smetterla di pensare per numeri: una parte di giovani ascolta miserie lessicali totali, altri vanno anche ai nostri concerti. Magari sono di meno, ma esistono”.

