Piero Pelù e l’acufene a causa di un fonico: “Uno shock acustico mi ha cambiato la vita”


Piero Pelù ha deciso di raccontare pubblicamente la causa del suo acufene cronico, un disturbo che lo accompagna da oltre tre anni e che ha segnato profondamente la sua vita personale e artistica. In un’intervista al Corriere della Sera, il frontman dei Litfiba ha spiegato di aver subito un grave trauma uditivo durante una sessione in studio di registrazione:
“Avevo appena cambiato cuffie, ma il fonico non ha fatto bene i calcoli del volume. Appena ho premuto play, ho sentito un’esplosione nelle orecchie. Potevo restare sordo, pago l’errore di un fonico. Da tre anni ho l’acufene, per uscire a cena o stare tra la gente devo mettere i tappi”.
Da quel giorno, Pelù convive con un fischio costante, un suono fantasma che non lo abbandona mai.
“Da questi shock non si guarisce del tutto”, ha raccontato. Per poi aggiungere:
“Ho recuperato in parte, ma l’acufene resta. È come avere una radio accesa nella testa. Alle preoccupazioni per la salute, si sono sommati i pensieri legati alla fine dei Litfiba. Ho cercato un aiuto professionale, cui mi rivolgo ancora, e sono riuscito ad aprire delle belle porte“.
Il cantante ha ammesso che l’incidente ha avuto conseguenze pesanti, costringendolo a sospendere i concerti e a ripensare completamente il modo di lavorare. Non solo: il percorso di accettazione è stato lungo e complesso, ma grazie al supporto di specialisti e amici, il rocker fiorentino è riuscito a tornare a esibirsi, adottando soluzioni tecniche su misura per evitare nuove crisi. Oggi invita tutti (artisti, fonici, musicisti e appassionati) a prestare maggiore attenzione alla salute dell’udito, un tema spesso trascurato nel mondo della musica.