Dazn chiede 500 euro agli utenti pirata che hanno “scroccato” le partite: “Pagate o ci tuteleremo”


Negli ultimi giorni molti utenti italiani hanno ricevuto una raccomandata con ricevuta di ritorno o una PEC da DAZN, in cui la piattaforma chiede un pagamento di 500 euro per presunta visione illegale dei contenuti tramite servizi IPTV pirata, il cosiddetto “pezzotto”. La comunicazione arriva dopo le indagini condotte dalla Guardia di Finanza, che nei mesi scorsi ha identificato migliaia di persone coinvolte nell’utilizzo di abbonamenti illegali (pare oltre 2000 utenti) ed ha notificato in data 5 settembre il tutto alla piattaforma video.
La richiesta di 500 euro non è una multa statale, ma una proposta di transazione privata. In sostanza, DAZN (titolare dei diritti sportivi) offre la possibilità di chiudere la questione in via bonaria, evitando azioni legali per violazione del diritto d’autore. La cifra, secondo fonti vicine all’azienda, rappresenterebbe una somma “forfettaria” per risarcire il danno economico subito. Chi accetta dovrebbe versare l’importo entro sette giorni dalla ricezione della lettera, come indicato nella comunicazione ufficiale.

La pirateria streaming ha causato negli ultimi anni perdite ingenti per le piattaforme, non solo sportive. Dopo le operazioni della Guardia di Finanza, DAZN e altri operatori stanno intensificando le azioni contro questo fenomeno, cercando di colpire non solo chi gestisce i server illegali ma anche gli utenti finali che usufruiscono dei flussi illeciti.
In caso di non accettazione, ovviamente, la situazione andrà risolta nelle sedi opportune per ulteriori iniziative giudiziarie e risanatorie. Un richiamo, su tutti:
“Chiediamo il formale impegno, da parte Sua, di non porre in essere, in futuro, ulteriori comportamenti che ledano i diritti della scrivente“.