In un’intervista al settimanale Chi, Elisabetta Gregoraci racconta aspetti della sua vita passata: la fame nervosa e gli ostacoli che a volte hanno fatto parte della sua vita. Si definisce una persona semplice, al di là di come appare in televisione, che si allena in pigiama, si trucca soltanto per le dirette ma vive fragilità come tutti. L’ultima è la partenza del figlio Nathan, avuto con Flavio Briatore, che le manca moltissimo.
Soffrire di fame nervosa
“A un certo punto la vita ti toglie le cose tutte insieme”, premette la showgirl. “Un figlio che cresce, un amore che finisce, un lavoro che cambia. E tu inizi a pensare che l’unico che non ti abbandonerà mai è il vasetto con la crema di cioccolato”. Così Elisabetta Gregoraci racconta l’inizio della sua fame nervosa, anche detta stress eating o emotional eating. Si tratta di una condizione determinata da una reazione psicologica o psicosomatica a eventi emotivi negativi o disagevoli, che insorge a fronte di specifiche o generiche condizioni. “Non pensavo potesse succedere a me. Poi mi sono ritrovata con una mano nel sacchetto delle merendine e l’altra in quello dei biscotti”, ha spiegato.
Accettarsi è la chiave
Con il proprio corpo, oggi, ha trovato una dimensione di accettazione che riguarda i momenti in cui non è al top: “Sono una che si allena col pigiama, che si trucca solo per le dirette e che ogni tanto si sente fragile. Non sempre forte, non sempre in controllo. Ma adesso so che anche quella versione lì, con capelli insù e mascara sbavato, ha diritto di esistere”.
Fragilità e ricerca di complicità
Nathan, il figlio quindicenne della showgirl, ha deciso di trasferirsi all’estero, in un college in Svizzera. Elisabetta Gregoraci racconta di come spesso visualizzi i suoi messaggi senza rispondere o, ancora, del fatto che le sue risposte siano telegrafiche: un “tutto ok” basta. “I figli a un certo punto crescono, magari come il mio vanno a studiare in Svizzera e tu rimani con il dubbio esistenziale: ma gli mancherò come lui manca a me?”. Per quanto sia fisiologica la crescita e sia consapevole di come questi momenti siano parte della vita, Elisabetta Gregoraci non può non porsi delle domande e ignorare la mancanza che prova. Tuttavia coglie ogni buona occasione per andarlo a trovare, organizzando i suoi impegni in base ai viaggi per la Svizzera. Parlando poi delle relazioni, del tipo di rapporto che desidera trovare oggi, spiega di non essere alla ricerca di una storia ma, dovendoci pensare, ammette di desiderare una persona che sappia starle accanto. “A questa età vuoi qualcuno che ti sappia ascoltare quando sei fragile, non soltanto portati in vacanza. Io sono una a cui piace la vita di coppia, andare al cinema, cenare insieme, dormire abbracciati. Ora sto benissimo da sola, ma vorrei una persona che sappia starmi accanto. Un complice”.