Katy Perry, l’unica data italiana a Bologna inizia con 45 minuti di ritardo: ecco il motivo
Uno show incredibile tra hit e coreografie wow


Caos, stupore e poi una grande festa: così si può riassumere la serata del 2 novembre 2025 all’Unipol Arena di Bologna, dove Katy Perry ha portato la sua unica data italiana del “Lifetimes Tour”. Tutto era pronto per un ingresso da urlo, con la popstar sospesa in aria, luci stroboscopiche e laser in sala, ma qualcosa è andato storto. Il palco, un colosso tecnologico degno di un film di fantascienza, si è improvvisamente bloccato. Gli schermi hanno mostrato la scritta “network error”, che inizialmente molti hanno scambiato per un effetto scenico. Dopo pochi secondi, però, è diventato chiaro che non si trattava di un gioco: un guasto meccanico aveva messo in crisi l’intera apertura dello show con Katy Perry già in postazione nella pedana sotto al palco.
Nel frattempo i fan, accorsi da tutta Italia per vedere la loro beniamina, si sono ritrovati a guardarsi intorno tra applausi d’incoraggiamento e qualche inevitabile fischio di frustrazione. Passano dieci minuti, poi venti, poi mezz’ora. La tensione cresce, mentre i tecnici corrono dietro le quinte per capire cosa non stia funzionando. L’arena resta illuminata solo a metà, le musiche si interrompono, e sui volti del pubblico si legge la domanda che nessuno osa pronunciare: “Lo show si farà?”. Finalmente, alle 21:45 circa, un annuncio chiede al pubblico di avere pazienza: “Stiamo risolvendo alcuni problemi tecnici”. Un applauso liberatorio scoppia tra gli spalti, perché la speranza non è mai davvero svanita.
Quando Katy Perry finalmente appare sul palco, il boato è assordante. L’artista si presenta con un sorriso disarmante e visibilmente mortificata (anche se non per causa sua):
“Grazie per la vostra pazienza, Bologna!”.
Da quel momento la tensione si scioglie e il concerto esplode in tutta la sua potenza. Tra costumi scintillanti, effetti speciali, ballerini e un palco a forma di infinito, la popstar californiana dimostra di essere non solo una macchina da spettacolo, ma anche un’artista capace di catapultare i suoi fan in un mondo magico, in questo caso un videogioco. Ogni brano è un’esplosione di energia: California Gurls, Dark Horse, Teenage Dream, Roar, fino alla chiusura con Firework, accompagnata da un tripudio di luci e coriandoli insieme alla sua fantastica crew di ballerini.
“A volte anche i robot hanno bisogno di una pausa!”, ha scherzato Katy Perry dal palco in una standing ovation infinita, proprio come la forma del suo palco.