Stefano De Martino commenta i video intimi rubati con Caroline Tronelli: “Essere spiati è come avere i ladri in casa, non lo auguro a nessuno”


Durante il Rumore Festival organizzato da Fanpage.it, Stefano De Martino è tornato pubblicamente a parlare del caso dei video intimi rubati a lui e alla fidanzata Caroline Tronelli. Per il conduttore si è trattato di un episodio “profondamente violento”, che ha messo in discussione il concetto stesso di privacy nel mondo digitale.
“È come quando ti entrano i ladri in casa, solo che non ti rubano un oggetto, ma la tua serenità. Quella sensazione rimane addosso. Non lo auguro a nessuno”, ha confessato il conduttore dal palco.
Il discorso è poi proseguito circa il suo lavoro, dal momento che secondo De Martino il video è finito virale non in quanto personaggio pubblico ma per le scene intime sotto le lenzuola:
“Facciamo un lavoro pubblico, ma non pensi mai che qualcuno possa spiarti tra le mura di casa. Non dovrebbe succedere a nessuno. Le immagini non sono state rubate perché ero io, ma perché esiste un mercato. C’è una domanda di questi contenuti, e dove c’è domanda, qualcuno li produce e li vende. È una catena di responsabilità, non solo di colpe. Io non sono finito su quel sito in quanto Stefano De Martino, ma in quanto persona che stava facendo l’amore sotto le coperte in casa“.
Il conduttore di Affari Tuoi è soddisfatto però in ciò che è riuscito a fare, dopo la sua segnalazione:
“La cosa positiva è che essendo capitato a me, personaggio pubblico, adesso questo sito non esiste più. L’hanno chiuso. E forse molte persone si sono poste un problema che prima non si ponevano. Chi ha le telecamere in casa le mette per sentirsi al sicuro. Per via di questa vicenda, mi sono fatto una cultura nella cybersecurity e ho capito che se hai un dispositivo collegato non hai mai la certezza che qualcuno non ti stia guardando o ascoltando“.
La Procura di Roma e la Polizia Postale stanno indagando sul caso. Nel fascicolo aperto contro ignoti compare anche l’ipotesi di revenge porn, aggravata dalla diffusione non consensuale di immagini a contenuto sessuale. Gli inquirenti ritengono che i video siano stati trafugati dalle telecamere di sicurezza installate nell’abitazione romana di Caroline Tronelli e successivamente caricati su piattaforme e canali anonimi.
Contestualmente, il Garante per la Privacy è intervenuto per limitare la circolazione dei filmati, disponendo la rimozione del materiale e aprendo un’istruttoria.
Nel suo intervento, Stefano ha affrontato con lucidità anche la questione morale:
“Chi guarda o condivide quei contenuti è complice della stessa violenza. Anche solo commentare o cercarli significa partecipare a un meccanismo che distrugge la vita delle persone“.
De Martino ha chiuso il suo discorso con una riflessione più ampia:
“Io sono un privilegiato, ho i mezzi e la voce per difendermi. Ma ci sono tante persone comuni che subiscono lo stesso tipo di violazione e non sanno a chi rivolgersi. Se parlarne può aiutare anche solo una di loro a sentirsi meno sola, allora vale la pena farlo“.