Evelina Sgarbi, figlia di Vittorio Sgarbi, è tornata a parlare del padre ai microfoni di Verissimo, ospite di Silvia Toffanin.
Durante l’intervista si è dichiarata preoccupata per le condizioni di salute del padre. Le accuse si sono concentrate sull’attuale compagna di Sgarbi, Sabrina Colle, che – anche in altri salotti televisivi – è stata additata da Evelina di non prendersi cura di Vittorio e, anzi, di cavalcare l’onda mediatica sfruttando le sue condizioni psicofisiche. Colle e Sgarbi dovrebbero convolare a nozze ma sua figlia si opporrà con tutta se stessa.
Ecco cosa ha detto in riferimento all’intervista andata in onda a “Domenica In“:
“Temo per la sua vita, neanche più per la salute. Non si può per pubblicizzare un libro mandare una persona in quello stato in televisione a parlare, con dei tagli evidenti al programma stesso. Mio padre era davanti a un’altra persona che commentava, faceva le domande e si dava anche le risposte, mentre lui era impassibile a tutto. […]”
Poi ha spostato il focus su chi lo circonda, tuonando che è pronta a passare per le vie legali se necessario, perché non accetta di vedere il rapido declino del padre, che lei associa a pratiche di sfruttamento:
“Sono pronta a denunciare tutti, voglio tirarlo via da chi ha attorno. Per me qui è circonvenzione di incapace, maltrattamento, una persona che sta così la mandi in televisione? […]”
Una responsabilità condivisa, secondo lei, anche da chi lo ospita in tv conoscendone la situazione attuale.
Infine, Evelina ha raccontato dei gesti estremi che Vittorio avrebbe compiuto prima di iniziare il percorso di cura:
“Ho sentito che sta facendo una terapia al litio, niente di più facile perché ti appiattisce l’umore, pare abbia tentato di suicidarsi prima dei vari ricoveri. […]”
Parla di un padre sfinito, arrivato a pesare 47 kg, e che – se lei non fosse intervenuta – con tutta probabilità si sarebbe spento. In tutto questo, però, Evelina si dice anche spaventata all’idea di interfacciarsi con chi circonda il padre, perché li ritiene capaci di compiere qualsiasi gesto. Un racconto drammatico che è – va sottolineato – il frutto di un solo punto di vista. Ma, come ha precisato Silvia Toffanin al termine dell’intervista, pur avendo tentato di mettersi in contatto con Vittorio o chi per lui, non è stato possibile.
Una vicenda complessa che resta sospesa, in attesa di una versione completa dei fatti e, soprattutto, di segnali rassicuranti sulle condizioni di salute di Vittorio Sgarbi.

