Bianca Balti esclusa dalla sfilata di Victoria’s Secret: “Volevo rappresentare le donne malate di cancro”


Bianca Balti ha recentemente condiviso un episodio molto personale nella sua newsletter, raccontando il tentativo di partecipare alla sfilata di Victoria’s Secret a New York per rappresentare le donne malate di cancro. La modella ha scritto: “La settimana scorsa ho fatto qualcosa di audace. Ho contattato Victoria’s Secret e mi sono offerta di partecipare alla sfilata di quest’anno. Non so esattamente da dove mi sia venuta la forza (…) mi sono chiesta: ‘Cosa ho da perdere?’».
Il suo intento non era sfilare solo per sé stessa. Balti voleva portare visibilità a “milioni di donne che hanno, hanno avuto o avranno il cancro”. Ha spiegato quanto la sua esperienza personale con il tumore ovarico le abbia fatto comprendere l’importanza di rappresentare chi affronta la malattia. “Mi scrivono ogni giorno donne in cura, sopravvissute, madri, persino bambine che combattono il cancro. Mi dicono che vedermi condividere il mio percorso, apparire senza parrucca in televisione nazionale e accettare le mie cicatrici dà loro speranza”, ha raccontato.
Da qui la lettera scritta al brand:
“Voglio dimostrare loro che una diagnosi non è la fine della bellezza, della sicurezza o della sensualità. Che le cicatrici non cancellano chi siamo. La vita continua nonostante le avversità. Non sei meno donna. Sei completa. Sei sexy. Sei inarrestabile. La vita dopo il cancro può ancora essere audace, sexy e piena”.
Balti ha parlato anche dei cambiamenti nel mondo della moda, oggi più inclusivo. Ha sottolineato:
“Non sono la più giovane, la più formosa o la più in forma. Ma sono forte, coraggiosa e viva, e sono ancora dannatamente sexy. Porto le mie cicatrici con orgoglio e sfoggio con orgoglio i miei nuovi capelli“.
Per poi aggiungere:
“Nei miei 21 anni di carriera come modella, ho fatto parte di un settore che spesso definiva la bellezza in modo restrittivo. Ero una musa ispiratrice di quella versione di bellezza: bianca, magra, giovane. Ma non ho mai capito il potere della rappresentazione finché non mi sono ammalata di cancro. Quando ho perso i capelli e mi sono ritrovata con delle cicatrici, mi sono rifiutata di essere messa da parte. Ero ancora Bianca. Ero ancora degna di essere vista.”.
Purtroppo, la sua candidatura non è stata accolta: il casting era già completo quando ha inviato la richiesta. Nonostante l’esito negativo, Balti ha precisato: “Non l’ho presa sul personale”, lasciando intendere che potrebbe riprovarci in futuro. Ha concluso il messaggio con un appello alla rappresentazione autentica:
“Siamo il vostro pubblico. Siamo i vostri clienti. Siamo le vostre sorelle, madri e figlie. E saremmo molto orgogliosi di vederci rappresentati: audaci, belli e vivi”.
Infine un grande insegnamento:
“Ho fatto questa mossa coraggiosa perché da quando mi sono ammalata ho sentito la responsabilità di portare speranza non solo alle donne malate di cancro, ma a tutti coloro che stanno imparando a vivere di nuovo dopo le difficoltà. Il cancro mi ha insegnato che la vita è troppo breve per non provarci e che provarci non ti uccide mai“.