Edoardo Miulli: “Le ragazze vanno rispettate”
"Non bisogna insistere davanti ad un NO".


Edoardo Miulli è protagonista della serie Mediaset Tutto quello che ho con Vanessa Incontrada e Marco Bonini. Intervistato da SuperGuida TV, ha raccontato del suo personaggio: “Roberto fa parte di una famiglia che presto si trova costretta a fare i conti con un dolore fortissimo dovuto alla scomparsa di Camilla, sua sorella. Unitamente a questa sofferenza c’è anche il sentirsi invisibile agli occhi dei genitori. Per immedesimarmi in Roberto ho cercato di vivere la sua tragedia come fosse la mia avendo anche io una sorella più grande”.
Vittime di femminicidio
Edoardo Miulli racconta il rapporto con Vanessa Incontrada, sua madre nella serie: “Con Vanessa mi sono trovato benissimo, sin dal primo momento. Anche con Marco Bonini abbiamo creato un bel rapporto forse dovuto anche al fatto che abbiamo girato delle scene molto intense”. La serie è ispirata ai casi di Ilaria Leone ed Erika Lucchesi, vittime di femminicidio. “L’educazione va data in famiglia. Noi giovani possiamo cambiare le cose. Le ragazze vanno rispettate, protette. E non bisogna insistere davanti ad un no. Il rifiuto va sempre accettato“. Tra gli attori con cui gli piacerebbe lavorare in futuro cita Alessandro Borghi: “Mi dicono che gli assomiglio. Ho finito da poco di girare una nuova serie teenager. Il mio sogno più grande è arrivare a Hollywood”.
La recitazione
L’attore ha parlato della sua passione per la recitazione: “È una passione che ho sempre avuto sin da piccolo. All’età di sei anni ho partecipato al mio primo spettacolo teatrale e quel giorno ho provato un’emozione incredibile stando su un palco. Proprio quel momento ho deciso che da grande avrei voluto fare l’attore e ora che ho intrapreso questo percorso sto studiando e facendo tanti sacrifici. Ho sempre amato stare al centro dell’attenzione facendo quello che mi piaceva fare. Mamma e papà non mi hanno mai tarpato le ali ma anzi mi hanno spronato e incoraggiato nel rincorrere i miei sogni”. Ha avuto l’opportunità di lavorare con grandi nomi del cinema italiano come Diego Abatantuono e Gabriele Mainetti: “Mi ricordo una frase che mi disse Gabriele, se vuoi fare l’attore prendi una sedia, siediti e aspetta”.