Louvre, il video choc della fuga dei ladri sul montacarichi: tutti i dettagli
Il video della fuga


Un nuovo video, diffuso oggi sui social e dai principali media europei, mostra con chiarezza la fuga dei ladri che domenica 19 ottobre hanno messo a segno uno dei furti più clamorosi della storia del Museo del Louvre. Le immagini, girate da un passante lungo il molo François-Mitterrand, ritraggono due uomini mascherati e con gilet ad alta visibilità che scendono da una piattaforma elevatrice, la stessa usata per penetrare all’interno della celebre Galerie d’Apollon, dove si trovavano i preziosi gioielli della Corona francese.
Nel filmato, che dura poco più di un minuto, i due si muovono con calma sorprendente. Nessun segno di panico, nessuna fuga precipitosa: uno dei ladri, con un casco da moto, controlla il perimetro mentre l’altro sistema una borsa nera, presumibilmente contenente i pezzi rubati (già “online” su Vinted). Dopo aver toccato terra, i due salgono su scooter parcheggiati poco distanti e si dileguano nel traffico del centro di Parigi. La scena, avvenuta in pieno giorno, ha lasciato attoniti cittadini e turisti presenti nelle vicinanze.
Secondo le ricostruzioni della polizia, la banda era composta da almeno quattro persone. Due avrebbero agito all’interno del museo, mentre altri due avrebbero gestito la piattaforma e garantito la via di fuga. L’intera operazione, dal momento dell’ingresso alla partenza, sarebbe durata meno di sette minuti. I ladri avrebbero utilizzato strumenti professionali per tagliare il vetro della finestra e accedere alla sala espositiva, scegliendo con precisione chirurgica i pezzi da prelevare: otto gioielli di valore inestimabile, tra cui il diadema di Eugénie, moglie di Napoleone III, e una collana di smeraldi appartenuta a Maria Luisa d’Austria. Il bottino totale è stimato in circa 88 milioni di euro.
Il video, pubblicato oggi da Cadena SER e ripreso da The Sun e Le Monde, ha riacceso le polemiche sulla sicurezza del Louvre e, più in generale, dei musei francesi. Le immagini mostrano infatti che nessun agente di sicurezza o poliziotto interviene durante la fuga, nonostante la vicinanza dell’edificio a una delle zone più sorvegliate della capitale. Le autorità francesi hanno ammesso “gravi lacune” nei sistemi di sorveglianza, aggravate dai lavori di ristrutturazione in corso su quella parte del palazzo.
Il direttore del museo, Laurence des Cars, ha definito il furto “un trauma culturale” e ha annunciato un piano straordinario per il rafforzamento della sicurezza. Il Ministero della Cultura ha promesso un’indagine interna e nuovi investimenti per proteggere le opere d’arte, mentre la procura di Parigi continua la caccia ai responsabili. Il video, ora analizzato fotogramma per fotogramma dagli investigatori, potrebbe rivelarsi decisivo per identificare i membri della banda e tracciare il percorso seguito dopo la fuga.
Il furto del Louvre è già entrato nella storia come uno dei colpi più audaci e simbolici d’Europa: un assalto all’Arsenio Lupin di pochi minuti che ha messo in crisi la sicurezza del museo più famoso al mondo e ha ricordato quanto fragile possa essere, anche oggi, la protezione del patrimonio artistico mondiale.