Ghali parla della sua musica, della carriera, della confusione dei giovani e del rapporto con la politica. In un’intervista a Vanity Fair (in edicola il 14 ottobre) il rapper racconta il suo mondo: “Il termine ‘giovane’ è usato come una categoria monolitica, come se i giovani fossero un unico blocco. Mi viene in mente quando gli anziani ti dicono: vai tranquillo, che tanto sei giovane. Come se avessi tanto tempo davanti per uscire e rientrare sulla strada giusta. Però quello che stanno vivendo oggi i giovani è incomprensibile per i più grandi. I giovani sono molto incerti sul proprio futuro e lo capiscono molto presto”.
La strada per trovare la propria voce
Ghali rappresenta in qualche modo le seconde generazioni, e ciò comporta anche una ‘responsabilità’. “Io volevo solo fare musica, però sapevo anche che un giorno avrei potuto fare la differenza e raccontare una storia diversa”, ha sottolineato il cantante. “”. Però sottolinea che l’etichetta di idolo generazionale gli sta stretta ““.

