Iva Zanicchi di recente è stata ospite a Belve da Francesca Fagnani e, dopo il suo celebre anatema su “Ok il prezzo è giusto” — che, a suo dire, senza di lei sarebbe stato un flop — il format è passato dalle mani della Rai, che stava per chiudere l’accordo, a quelle di Mediaset.
Raggiunta dai microfoni di N.O.I Channel, la giornalista Silvia Macario le ha chiesto cosa pensasse della possibile conduzione affidata a Samira Lui. La risposta di Iva è stata chiara:
«Beh spero non da sola… con Gerry sarebbe l’ideale oppure anche con me. Se Gerry me la lascia per fare “Ok”, io l’accetterei con molto piacere.»
Per la Zanicchi, insomma, Samira non sarebbe ancora pronta a sostenere da sola la guida del programma. L’idea, per lei, è che la modella possa ricoprire il ruolo di co-conduttrice, affiancata da un volto più navigato.
Ma c’è un rovescio della medaglia: se alle nuove leve non viene mai data fiducia piena, come potranno crescere, sperimentare, costruire una propria identità televisiva? Continuare a relegarle al ruolo di “spalla” rischia di frenare proprio quell’evoluzione che tutti dicono di volere.
Forse, più che interrogarsi su chi sia davvero “pronto” alla conduzione, varrebbe la pena smettere di pretendere che qualcuno lo diventi restando un passo indietro a chi lo fa da oltre quarant’anni. Perché il futuro della TV si costruisce concedendo spazio, non limitandolo per eccesso di controllo.

