“Unomattina in famiglia”, la frase su come riconoscere un gay in diretta scatena polemica: Ingrid Muccitelli si scusa


Il 27 settembre 2025, durante una puntata di Unomattina in famiglia, programma di Rai 1 condotto da Ingrid Muccitelli, Beppe Convertini e Monica Setta è scoppiata una polemica a seguito di una frase pronunciata in diretta. Mentre in studio si discuteva di un annuncio di lavoro pubblicato da un parrucchiere abruzzese che cercava esclusivamente hairstylist omosessuali, Muccitelli ha chiesto:
”Ma il gay come si riconosce?”.
La domanda, posta in tono colloquiale, ha immediatamente attirato l’attenzione e suscitato reazioni in studio e sui social. Concita Borrelli, ospite della puntata, ha risposto:
”Si riconoscono, dai… io ho i radar”.
Il commento ha scatenato un acceso dibattito in diretta e numerose reazioni di critica sui social network, dove molti telespettatori hanno definito le affermazioni stereotipate e offensive.
Poco dopo, la Rai è intervenuta chiarendo che l’intento della discussione era ironico, volto a criticare un annuncio considerato “surreale”, e non quello di offendere alcuna comunità. Tuttavia, consapevole della delicatezza del tema, Ingrid Muccitelli ha deciso di aprire la puntata successiva con un messaggio di scuse rivolto direttamente ai telespettatori:
“Nella puntata di ieri ci siamo occupati di un annuncio di ricerca di personale da parte del titolare di una parruccheria che limitava la selezione ai soli candidati gay. Ce ne siamo occupati proprio per rimarcare l’improponibilità della richiesta. Nella discussione che ne è seguita sono emerse posizioni, giudizi e toni che hanno ferito alcune sensibilità dei nostri telespettatori. Ce ne dispiace molto e ce ne scusiamo sinceramente perché tutto lo spazio puntava al rispetto di ogni persona contro vecchie e nuove discriminazioni“.
Nelle ultime ore anche Alessandro Cecchi Paone, presente in studio come ospite durante l’accaduto, ha raccontato la sua versione dei fatti attraverso le pagine di Libero:
“Io ho provato a correggere il tiro quando ho detto che non è vero che ci sono mestieri tipicamente da gay. Ma si è perseverato nell’errore di andare per stereotipi. Il lavoro e l’orientamento non hanno nessun nesso. Di più: l’orientamento non è immediatamente visibile e l’ho ribadito“.
Il gesto di scuse in diretta ha trovato accoglienza tra alcuni telespettatori, mentre altri hanno ribadito la necessità di maggiore attenzione nel linguaggio utilizzato, soprattutto in un contesto televisivo di grande seguito. L’episodio ha così acceso un dibattito più ampio sull’uso degli stereotipi nei media e sull’importanza di un linguaggio rispettoso, ponendo l’attenzione sulla responsabilità di conduttori e programmi nell’affrontare temi legati alla comunità LGBTQIA+.