Il vero colpo di scena della prima puntata di “Belve” è arrivato all’ultimo secondo, quando Francesca Fagnani stava per congedarsi dagli spettatori.
Da quando il programma è approdato in Rai, la sua popolarità è esplosa. Basti guardare i dati Auditel: 1.748.000 spettatori con il 12,9% di share.
Sui social, intanto, impazzano le imitazioni e i video di persone che, per gioco, fingono di rispondere alle taglienti domande della conduttrice.
Ebbene, “il gioco” potrebbe presto trasformarsi in realtà. Parola di Fagnani:
“Avviso ai naviganti: in molti mi chiedono di intervistare persone comuni… per dire cosa? Chi pensa di essere giusto per questo sgabello scriva a questo fantastico indirizzo. Ci vediamo ai casting.”
In sovrimpressione è comparso l’indirizzo e-mail belveprovini@rai.it. È necessario, però, fare una precisazione: Francesca non ha annunciato un’edizione NIP in stile “Grande Fratello“, sta solo valutando la fattibilità dell’idea.
Molti si sono chiesti come potrà reperire le informazioni sui candidati “comuni”. Ma, nell’era dei social — dove condividiamo gran parte della nostra vita — questo non sarà certo un problema.
La vera domanda è quanto i futuri candidati saranno disposti a mettere in piazza il proprio privato, per offrirlo in pasto ai cosiddetti pubblici interconnessi.
Se l’esperimento dovesse andare in porto, “Belve” potrebbe trasformarsi non solo in un palcoscenico per i personaggi noti, ma anche per tutte quelle persone comuni che, ogni giorno, affrontano la vita tirando fuori la belva che è in loro. Non per fama, ma per semplice sopravvivenza.

