È stato un ritorno a casa dal sapore speciale quello di Damiano David, che ieri sera ha infiammato il Palazzo dello Sport di Roma con la prima delle due date live (sold out) nella sua città. A rendere il concerto ancora più emozionante è stata una presenza che non è certo passata inosservata. Tra il pubblico, sottopalco, c’erano infatti Victoria De Angelis, Thomas Raggi ed Ethan Torchio. Prove di reunion in corso per i Måneskin?
Accolti da un entusiasmo palpabile all’interno del palasport, gli amici e compagni di band (di nero vestiti) sono stati intercettati immediatamente dagli spalti. E inondati dal calore della città che ha visto i Måneskin muovere i primi passi.
La scelta di assistere al live rappresenta nel complesso un gesto silenzioso ma potente, che sta già facendo sognare i fan. Di certo i quattro artisti – e chi lavora con loro – ci tengono a mandare un messaggio chiaro, ovvero che tra loro non c’è alcuna frattura ma solo una pausa artistica.
Roma, la città dei Måneskin
Ritrovarsi a Roma, la loro città, ha quindi un forte valore simbolico. È il luogo in cui i Måneskin hanno cominciato a suonare come buskers lungo la centralissima Via del Corso, costruendo da zero un sogno diventato fenomeno globale. E riunirsi – anche se stavolta non sul palco – è un modo per dire a tutti “ci siamo”, che sono pronti per sostenersi a vicenda anche nei rispettivi percorsi individuali.
A maggior ragione dopo che negli ultimi mesi si sono rincorse voci su una presunta separazione del gruppo, alimentate proprio dalla scelta di Damiano di dedicarsi a un progetto solista. In questo senso, le parole dell’artista sul palco di Milano solo qualche giorno fa hanno chiarito le ragioni del progetto smentendo ogni ipotesi di rottura.


La necessità di prendersi del tempo da solo per dedicarsi alla propria musica – ha detto Damiano – è stata dettata da un bisogno personale. E non è da ricondursi a incomprensioni con la band.
Ora, l’avvistamento di Victoria, Thomas ed Ethan alla prima data romana vuole fugare ogni residuo dubbio. In fondo, non è raro – soprattutto a livello internazionale – che uno o più componenti di una band decidano di esplorare in solitaria nuove direzioni creative senza necessariamente mollare il team.
Damiano, che con questo tour mondiale segna appunto il suo debutto da solista, ha portato in scena una dimensione più intima e personale della sua musica, mostrando un lato diverso rispetto all’energia travolgente che da sempre caratterizza la proposta dei quattro musicisti romani.

Ora, la presenza dei suoi compagni ha ricordato a tutti da dove nasce quella forza collettiva apprezzata nel mondo. E no, a quanto pare, la storia dei Måneskin è tutt’altro che finita. Almeno nelle intenzioni, considerando che lo stesso Damiano, sempre a Roma, ha anche detto di aver trovato l’equilibrio, addirittura quasi la perfezione, che cercava. Staremo a vedere…
Le parole di Damiano in memoria di Paolo Mendico
Tra i momenti più intensi della serata, il discorso con il quale Damiano ha omaggiato Paolo Mandico, quindicenne vittima di bullismo che si è tolto la vita. ‟Le parole non si vedono, non si toccano, eppure sanno lasciare lividi profondi – ha cominciato l’artista leggendo da un foglio. – A volte basta una frase detta con leggerezza per incrinare qualcosa dentro. Per spegnere una luce che sembrava destinata a brillare per sempre.
Il dolore che provocano non sempre si vede. Vive nel silenzio di chi le ha ascoltate, nascosto dietro un sorriso finto, tra i pensieri che non trovano pace. Perché il male fatto dalle parole lascia cicatrici invisibili e lente a guarire, molto più lente di quanto si creda.
Questa sera non avrò un ospite sul palco. Ma mai come in questo caso lo avrei voluto portare qui accanto a me e tenergli la mano. Scusaci veramente tanto Paolo. Questa è per te”, ha concluso prima di intonare Le tasche piene di sassi.