Morto e cremato. Ma si ripresenta per chiedere l’assistenza

L'incredibile storia di Chase Tyler. dichiarato morto e poi "tornato in vita".

L'incredibile storia di Chase Tyler. dichiarato morto e poi "tornato in vita".L'incredibile storia di Chase Tyler. dichiarato morto e poi "tornato in vita".
Mondo Trash

La storia di Chase Tyler sta facendo il giro del mondo. Il giovane dell’Oregon, negli Stati Uniti, è stato dichiarato morto dal medico legale della contea e addirittura cremato. Ma, pochi mesi dopo, si è presentato vivo e vegeto alla stazione di polizia per ottenere l’assistenza prevista per i senzatetto.

Secondo il canale televisivo KPTV Fox, Chase Tyler aveva preso le distanze dalla sua famiglia dopo aver compiuto 20 anni. Ha combattuto la dipendenza dalla droga e, sfortunatamente, si è lasciato prendere dalle compagnie sbagliate, portandolo su un percorso senza ritorno. I suoi genitori avevano perso i contatti con lui per anni finché non hanno ricevuto un’urna contenente delle ceneri, che le autorità sostenevano fossero i resti di Chase.

Nel frattempo, Chase aveva cercato assistenza presso un centro di supporto, solo per sentirsi dire che non aveva diritto agli aiuti perché era stato dichiarato deceduto. Il Dipartimento dei Servizi Umani ha immediatamente allertato le forze dell’ordine, che sono arrivate al centro e, dopo lunghi interrogatori, hanno svelato la verità. I documenti di Chase erano stati rubati da un altro tossicodipendente senzatetto, portando tutti a credere erroneamente che fosse morto.

Lo scambio di identità

Un portavoce della contea di Multnomah ha dichiarato: “Siamo profondamente dispiaciuti per l’errata identificazione. È successo perché l’individuo deceduto aveva il portafoglio del signor Tyler Chase e la sua patente di guida temporanea dell’Oregon”.

Sulla scia di questo incidente, l’ufficio del medico legale della contea di Multnomah ha rilasciato un comunicato stampa: “L’ufficio del medico legale ha avviato una revisione a livello istituzionale per identificare eventuali lacune nelle pratiche attuali e sta lavorando per implementare il cambiamento istituzionale. In futuro, chiunque trovati con un documento d’identità temporaneo rilasciato dallo Stato saranno inoltre tenuti a presentare le proprie impronte digitali per l’identificazione positiva, garantendo che un incidente simile non si ripeta mai più.”

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