Quella di ieri, per Tommaso Marini e per la sua squadra, doveva essere una giornata di festa. Il CONI ha infatti conferito loro una medaglia di riconoscimento per la vittoria ai Mondiali di scherma dello scorso luglio, dove avevano conquistato il gradino più alto del podio.
Come si legge su Biccy, a Marini è stata però rivolta una domanda del giornalista Rai Andrea Fusco, di carattere personale e poco pertinente con il contesto:
“Marini, non abbiamo niente di particolare oggi in occasione dei Collari d’Oro? Spiegaci un attimo questa attitudine per laccare le unghie, oppure portare gli orecchini. Che forza ti dà, è un simbolo che rappresenta cosa?”
Lo sportivo – nonché ex concorrente di “Ballando con le Stelle” – ha risposto con eleganza, spostando il focus da sé alla sua squadra:
“Sono sobrio, sobrissimo. Ma oggi siamo una squadra, quindi parlare di me sarebbe molto egoista. Riporterei l’attenzione a noi: siamo un gruppo molto bello, unito, abbiamo faticato tanto.”
In un secondo momento, Tommaso ha pubblicato sul suo profilo Instagram una risposta meno istituzionale e più di pancia:
“Non ho capito il nesso tra il nostro oro mondiale di squadra e il mio smalto o gli orecchini. Ma posso dire cosa non rappresentano, ovvero queste domande in contesti sbagliati. #Medioevo”
In effetti, avere davanti Alessio Foconi, Guillaume Bianchi e Filippo Macchi – con cui Marini ha portato in alto la bandiera italiana del fioretto a squadre – e limitarsi a un dettaglio estetico che, nel 2025, dovrebbe essere del tutto irrilevante, lascia più di qualche perplessità.

